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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Dramma giovane: deriso, picchiato e trattato come un cane Due arresti dei Carabinieri per sequestro di persona e lesioni personali

Dramma giovane: deriso, picchiato e trattato come un cane Due arresti dei Carabinieri per sequestro di persona e lesioni personali
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due uomini, originari di Santa Maria del Cedro, uno dei quali già noto alle forze dell’ordine, con le accuse di sequestro di persona, minacce e lesioni personali ai danni di un ragazzo residente nella frazione di Marcellina.
I fatti risalgono al 18 marzo scorso, quando la vittima si stava recando presso la Chiesa di Marcellina per sentire la messa domenicale, dietro di sè una macchina ha iniziato a suonare insistentemente il clacson fino a quando un uomo sulla quarantina non è sceso dalla vettura costringendolo con la forza a salire in macchina.

Da qui inizierà il dramma per il giovane, dramma durato circa quattro ore. Impossibilitato a scendere dall’autovettura è stato più volte picchiato in volto e sulla testa dal suo carnefice con schiaffi e pugni il tutto mentre lo insultava, costretto a picchiarsi da solo anche alla presenza di altre persone che casualmente venivano fermate durante il tragitto in macchina.

Tragitto che è terminato presso la spiaggia di Santa Maria del Cedro dove l’aguzzino e il suo complice hanno fatto scendere il ragazzo e l’hanno scaraventato sulla sabbia, immobilizzandolo e continuando a picchiarlo sulla nuca, le ginocchia che premevano sulle spalle quasi gli impedivano di respirare. Ripartiti dalla spiaggia direzione Marcellina, l’ultima tappa di questo orrore è avvenuta in piazza Agorà dove il giovane, fatto scendere dallo sportello, è stato costretto a salire nel cofano della macchina dove il sequestratore, tolta la cinta pantaloni l’ha avvolta intorno al collo del ragazzo e gli ha intimato di comportarsi come un cane, costretto a camminare a quattro zampe, abbaiare alle persone che passavano e assistevano attoniti alla scena, senza cercare di porre fine a quanto stava succedendo.

Dopo quasi quattro ore di agonia il carnefice ha riaccompagnato il ragazzo sotto la propria abitazione continuando a picchiarlo e minacciandolo di non raccontare nulla di quanto accaduto, soprattutto ai Carabinieri. È cosi è stato, il giovane, traumatizzato per quanto accaduto ha passato intere giornate chiuso dentro casa temendo di rivivere l’accaduto in ogni momento, stando attento a chiudere porte e finestre ogniqualvolta si trovava a casa da solo, fino a quando, stanco di avere paura non ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai Carabinieri dei Santa Maria del Cedro e denunciare i propri aguzzini.

Le indagini condotte dai militari della Stazione hanno permesso anche di risalire al movente dietro a un comportamento riprovevole come quello posto in essere dai due. L’aguzzino sosteneva infatti che il denunciate si era reso responsabile di un danneggiamento ai danni di una sua proprietà e per questo si è sentito in dovere di dare una punizione al ragazzo. I due, su disposizione del GIP del Tribunale di Paola (CS), venivano tratti in arresto e tradotti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari.