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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Rigettato il ricorso della Viola, Muscolino non ci sta "La Viola, come me, è parte lesa della vicenda e non il capro espiatorio che oggi paga un prezzo incomprensibile in ogni accezione del termine"

Rigettato il ricorso della Viola, Muscolino non ci sta "La Viola, come me, è parte lesa della vicenda e non il capro espiatorio che oggi paga un prezzo incomprensibile in ogni accezione del termine"
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La Viola Reggio Calabria, preso atto della sentenza emessa dalla Corte
d’Appello Federale, la quale rigetta il ricorso della nostra società
confermando sostanzialmente una penalizzazione a parer nostro iniqua ed
estremamente punitiva nei confronti soprattutto di giocatori e staff
tecnico, ribadisce ancora una volta la ferma volontà di proseguire la
propria difesa anche innanzi al Collegio di Garanzia del CONI una volta
acquisite le motivazioni.

All’esito della vicenda il patron Giancesare Muscolino rilascia tali
dichiarazioni ufficiali:

“Con amarezza e dolore prendo atto dell’esito dell’appello. Non ci
fermeremo, andremo avanti per difendere la nostra posizione ma, in attesa
della pronuncia del CONI a cui ricorreremo una volta depositate le
motivazioni, mi pare doveroso fare alcune riflessioni.

Ciò che è stato costruito in otto anni di sacrifici e passione non può
essere cancellato con un colpo di spugna a orologeria che lavi i peccati di
tutti.

Continuerò a sostenere la mia buona fede e l’assoluta estraneità dei
dirigenti e del Club in ogni sede e grado di giudizio.

Continuerò a ribadire che la Viola, come me, è parte lesa della vicenda e
non il capro espiatorio che oggi paga un prezzo incomprensibile in ogni
accezione del termine.

Come ho sempre fatto mi assumo le responsabilità senza cercare alibi , ma
respingo di certo con forza il dolo attribuitomi, che sottopone me e la
società a questa vergognosa gogna giustizialista pubblica, pur ancora in
corso di giudizio.

Il mio pensiero va alla Squadra, allo Staff, ai dirigenti e alla città per
aver dovuto vivere questo incubo e pagare un prezzo profondamente ingiusto
sotto il profilo sia del diritto che morale.

Ricordo però che la Viola Reggio Calabria oggi è un’azienda sportiva e che
i risultati conseguiti sul campo in questa stagione sono il frutto delle
scelte, del lavoro e del sacrificio di TUTTI quelli che hanno lavorato per
ottenere tutto questo, non sono frutto di casualità né di fidejussioni, ma
solo di passione e competenza.

Errori ne abbiamo e ne ho commessi tanti, il loro prezzo l’abbiamo sempre
pagato, come lo sto pagando io oggi in prima persona e indistintamente i
dirigenti con l’intero staff societario, in pasto alla rabbia e al dolore
comprensibile degli appassionati.

La città, e non mi riferisco certo ai quattromila sempre al nostro fianco
né a quei tifosi che hanno fatto migliaia di chilometri per seguirci in
trasferta ogni domenica, è stata muta, sorda e cieca per otto anni. Ho
rilevato un Club decotto, senza un palasport in cui giocare, con il
fardello di un nome importante e l’ho portato fino a questo campionato
straordinario in cui si è risvegliata la passione antica.

Seppur confido nell’ultimo grado di giudizio e nella terzietà di
valutazione che il CONI senza dubbio applicherà nel rivedere la nostra
posizione, mi sembra doveroso alla luce della situazione attuale assumermi
le mie responsabilità e fare un passo indietro.

Per tali motivi, a fine stagione non intenderò proseguire. Non ci credo più.

Invito quindi, pubblicamente, il tessuto imprenditoriale della città, tutti
coloro i quali possano offrire garanzie preventive, concrete e visibili
per dare continuità e sostenibilità alla Viola e all’odierno management a
farsi avanti.

In attesa della pronuncia del CONI, che avverrà auspicabilmente nel mese di
Maggio, invito la città a stringersi attorno alla squadra, allo staff e
alla società,a non lasciarsi trasportare dallo sconforto, dal dolore e
dalla rabbia, stati d’animo condivisibili ma che non hanno spazio oggi
maggiore del giudizio sportivo o di quello ordinario, sui quali ripongo
piena fiducia”.