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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Polistena, incontro pubblico sulla figura di Aldo Moro Al liceo "Rechichi" presente la figlia dello statista. Le parole di Nicola Irto, presidente Consiglio Regionale Calabria: "Il rapimento modificò le sorti del paese"

Polistena, incontro pubblico sulla figura di Aldo Moro Al liceo "Rechichi" presente la figlia dello statista. Le parole di Nicola Irto, presidente Consiglio Regionale Calabria: "Il rapimento modificò le sorti del paese"
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“I 55 giorni trascorsi dalla strage di via Fani al ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani segnarono profondamente non solo la vicenda terrena di uno dei più grandi statisti italiani, ma anche l’intera storia del nostro Paese. Se il terrorismo brigatista non avesse compiuto la cesura definitiva all’ipotesi del compromesso storico, probabilmente l’Italia avrebbe conosciuto una stagione di riforme e di moralizzazione della politica, la cui richiesta si trascina fino a oggi”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, intervenendo a Polistena, a un incontro pubblico con Agnese Moro, figlia del presidente della Democrazia Cristiana assassinato 40 anni fa dalle Br.

Durante il convegno, organizzato dal liceo statale “Richichi” del centro della piana di Gioia Tauro, Irto ha sottolineato la necessità “di rileggere Moro e di far studiare ai ragazzi il suo pensiero politico. I programmi scolastici non possono fare a meno di approfondire le vicende dell’Italia repubblicana, troppo spesso trascurata ma fondamentale per avere una chiave di lettura sulla vita dello Stato e sulle dinamiche dell’attualità del nostro Paese. Una società che non ha memoria e consapevolezza del proprio passato è destinata a non avere futuro”.

“L’Italia – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – ha bisogno di ritrovare se stessa. Deve alimentare lo spirito solidaristico che l’ha caratterizzata, soprattutto nei momenti più duri della sua storia, e deve riprendere coscienza del proprio valore. Siamo una grande Nazione ma troppo spesso ce lo dimentichiamo. Finiamo per cedere alla tentazione del rancore, della rabbia e del populismo, mentre dovremmo ritrovare il coraggio e la speranza che ci hanno aiutati a diventare, nel secondo dopoguerra, una delle maggiori potenze industriali del mondo. Dalla figlia di Aldo Moro – ha concluso Nicola Irto – dobbiamo trarre la grande lezione del coraggio di mettere da parte l’odio e lavorare, tutti assieme, per una comunità più giusta e per un rinnovato patto di pacificazione e solidarietà sociale”.