Criticità ad Istituto Scienze Neurologiche Piano Lago La denuncia di Cgil e Flc Cgil
La situazione dell’Istituto di Scienze Neurologiche (ISN) di Piano Lago (Cosenza) e del suo personale non ha ancora trovato una definizione certa e dignitosa. La decisione assunta dall’Ente di rimettere il contratto di locazione della sede attuale alla data del 30 giugno 2018, visto l’affitto molto elevato dell’immobile di Piano Lago, risulta drastica e discutibile per due motivi:
• Il CNR ha individuato spazi presso l’Unical insufficienti ad ospitare l’Istituto nella sua interezza (unità di Neuroradiologia, Amministrazione, Unità di Genetica e Patologia Molecolare, Ambulatorio, ecc.) e di fatto ciò determinerà uno smembramento dell’ISN. Tali locali ubicati presso il Dipartimento di Farmacia sono inutilizzati da almeno due decenni e necessitano di importanti interventi di ristrutturazione per garantire sicurezza per la salute del personale e per acquisire idoneità ad ospitare le attività di diagnostica fondamentali per lo svolgimento delle ricerche dell’ISN;
• I servizi di diagnostica per immagini/Risonanza Magnetica e di Genetica risultano essere inattivi ormai dal primo gennaio 2018 nelle more dell’ipotetico trasferimento presso l’UNICAL.
Innanzitutto, va sottolineato che risulta essere incomprensibile la scelta del CNR di rinunciare alla Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) in dotazione all’ ISN poiché dal 2002 tale attività è servita da volano a quella che si può definire ricerca clinica, consentendo innumerevoli studi su importanti patologie del sistema nervoso centrale, studi che hanno prodotto pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. Inoltre, il rapporto di convenzione con il sistema sanitario della RMN, così come quello della genetica, ha garantito introiti utilizzati nel corso degli anni per la Ricerca ed ha permesso anche il finanziamento di tanti contratti per giovani ricercatori, tecnici e amministrativi calabresi.
Venendo meno l’accreditamento si rinuncerebbe ad uno dei pochi servizi pubblici di diagnostica per immagini della Regione Calabria che nel tempo ha contenuto l’emigrazione sanitaria verso altre realtà nazionali pubbliche e private. Del resto è noto che anche altri Istituti del CNR (IBIM e IFC) associano efficacemente l’attività diagnostica contribuendo non solo ad innalzare le conoscenze scientifiche sui temi specifici ma riuscendo così anche ad autofinanziarsi, presupposto non trascurabile se si considerano l’esiguità/assenza di risorse finanziarie, provenienti dal Fondo Ordinario, attribuibile ai singoli Istituti. E’ da considerare, inoltre, che il trasloco presso altra sede comporterà un ingente dispendio di risorse economiche (diversamente utilizzabili per potenziare le attrezzature dell’ISN e per la ricerca in generale) e la cessione di parte di arredi e attrezzature acquisiti anche con l’intenso lavoro di tutto il personale ISN.
Nel corso degli ultimi mesi, e fino a pochi giorni fa, il venire meno ad una seria progettualità condivisa, ha indotto molti ricercatori dell’Istituto ad optare per il trasferimento presso altri Istituti CNR, con l’immediato consenso della Direzione e del Dipartimento. Circostanza quanto mai curiosa che desta qualche perplessità. Non vorremmo che tutto ciò rappresenti l’ambigua volontà dell’Ente, sia a livello centrale che a livello locale, per indebolire sempre più l’Istituto. A fronte di tale quadro la CGIL Calabria, la CdLT di Cosenza, la FLC CGIL Calabria e la Flc Cgil di Cosenza chiedono con forza:
-Il mantenimento della sede centrale dell’ISN in Calabria (UNICAL o Piano Lago);
– L’individuazione di una Sede idonea atta a garantire l’attività scientifica dell’Istituto in completa sicurezza sia per le lavoratrici e i lavoratori sia per le attività di servizio;
-Il mantenimento del sistema di Risonanza Magnetica ed il suo aggiornamento. Peraltro l’adeguamento era stato già previsto come si evince da un’indagine di mercato dell’ISN con una previsione di spesa di 460.000 euro.
-Il mantenimento dell’accreditamento con il Sistema Sanitario Regionale del servizio di diagnostica per immagini e di genetica.
La Cgil e la Flc rinnovano al Presidente Mario Oliverio la richiesta di un efficace intervento verso il CNR per scongiurare l’ipotesi di indebolimento dell’Istituto e il mantenimento della Risonanza Magnetica. Chiedono un impegno forte alla politica regionale e alla deputazione parlamentare per non disperdere il patrimonio di ricerca acquisito e si dichiarano pronti alla mobilitazione e ad ogni azione necessaria a difesa dell’ISN-CNR e del suo personale.
Angelo Sposato (Segr. Generale Cgil Calabria)
Domenico Denaro (Segr. Generale Flc Cgil Calabria)
Rosa Ruscitti (Flc Cgil Cnr)
Umberto Calabrone (Segr. Generale Cgil Cosenza)
Giuseppe Assalone (Segr. Generale Flc Cgil Cosenza)