Lo scrittore autistico Sirianni all’Ist. comprensivo di Oppido Gli studenti hanno incontrato il giovane nell'ambito del progetto Gutenberg
Gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Oppido-Molochio-Varapodio, sabato hanno incontrato lo scrittore Manuel Sirianni, a conclusione del progetto Gutenberg. E’ da diversi anni ormai che la scuola aderisce al progetto Gutenberg, ma quest’anno l’esperienza vissuta da alunni ed insegnanti è stata di un’intensità emotiva diversa, speciale, perchè lo scrittore che gli alunni hanno incontrato, è un loro coetaneo, ma con una marcia in più.
Manuel soffre di autismo da quando aveva 18 mesi. Questa condizione lo ha portato a non poter interagire con gli altri, ma lui, ragazzo speciale, ha trovato comunque il modo per farlo, ossia attraverso la tastiera di un computer. Manuel che ha sedici anni e frequenta la seconda classe del liceo classico Galluppi di Catanzaro, ha deciso di cimentarsi nella scrittura per “sfatare tanti luoghi comuni. Far comprendere che nessuno è superiore ad altri, né esiste alcuno sulla terra che possa con certezza giudicare altri. Specie se le cavie non hanno voglia alcuna di farsi valutare, ma che tutti dobbiamo avere la serenità d’animo e, lasciatemelo dire, l’umiltà di accettare che esiste una realtà diversa da ciò che appare».
Il libro di Manuel Sirianni, intitolato “Il Bambino Irraggiungibile”, edito da Bompiani, è un vero e proprio inno alla vita, che ha coinvolto particolarmente tutti e ha permesso di sottoporre all’attenzione degli alunni temi molto importanti come la tutela dei diritti umani, aiutando a promuovere la cultura della solidarietà ed a diffondere valori etici fondamentali nella società attuale.
Il libro di Manuel si legge col cuore e non con la mente, è un libro che scardina pregiudizi e stereotipi fuorvianti, offrendo una nuova prospettiva dalla quale guardare al mondo: la prospettiva dell’amore, di un amore unico e totalizzante che tutto può; può abbattere le barriere e superare gli ostacoli che non sono altro che sovrastrutture create a bella posta per celare il torpore esistenziale che avvelena e disumanizza il mondo. Manuel con il suo libro invita a recuperare quell’umanità che ci rende unici e speciali. Ci insegna che non esistono vuoti comunicativi se ci si apre alle emozioni, se si privilegia l’empatia e si crea quella comunione d’anime che è l’essenza dell’armonia sociale. Da Manuel si è imparato che il disagio umano va colto, accolto e risolto insieme. “Insieme” è questa la parola chiave per risolvere tutti i problemi.
Dopo l’incontro con gli alunni di Molochio, Manuel una volta tornato a casa ha voluto ringraziare il dirigente scolastico Ferdinando Rotolo e tutto il corpo docenti e gli studenti con una mail. Eccola: