La Uil plaude all’operazione delle Fiamme Gialle di Locri Relativamente all'operazione che ha fatto luce sulla truffa ai danni dell'Inps posta in essere da 33 aziende agricole
Notizie di cronaca riportate dalla stampa ci informano dell’ennesima brillante operazione portata a termine dagli investigatori delle Fiamme Gialle di Locri in ordine ad una “mega truffa ai danni dell’INPS posta in essere da ben 33 aziende agricole allocate tra Platì, San Luca, Africo, Casignana e Careri”. Leggiamo che le indagini del Gruppo della Guardia di Finanza diretto dal colonnello Nicola Sportelli hanno fatto “emergere che quasi mille falsi braccianti agricoli percepivano, indebitamente, l’indennità di disoccupazione, maternità o malattia”. L’opera della Guardia di Finanza ha consentito, quindi, di poter avviare il “recupero di 6 milioni di euro che illegittimamente i falsi braccianti agricoli, nel tempo, erano riusciti a farsi corrispondere dall’INPS a titolo di indennità assistenziali e previdenziali”. Si è palesato uno scenario inquietante dove non mancavano agricoltori che non conoscevano posizione e conformazione dei terreni nei quali avrebbero lavorato per anni, disconoscevano i nomi dei loro colleghi e dove rispetto a supposti floridi vigneti e uliveti risultavano, invece, incolti ed abbandonati terreni. Si apprende che tra le centinaia di sedicenti braccianti agricoli denunciati all’A.G. figurano diversi pregiudicati, rafforzando l’assunto delle forze dell’ordine e dei magistrati antimafia che vuole nella zona gravitare i clan più forti e ramificati della ‘ndrangheta che non demordono da un controllo asfissiante del territorio. La UIL plaude al lavoro inappuntabile, delicato e coraggioso della Guardia di Finanza di Locri e dei magistrati antimafia reggini che in perfetta sinergia stanno infliggendo, reiterati e duri colpi alla ‘ndrangheta. Come forza sociale attenta ed apertamente contrapposta ai fenomeni criminali che affliggono la nostra comunità, non dimentichiamo che sul territorio, di che trattasi, allignano le più agguerrite e pericolose consorterie malavitose con cointeressenze nazionali ed internazionali. Tale elevata pericolosità rende ancor più esaltante l’ulteriore operazione delle forze dell’ordine, volta a estirpare un male pernicioso che affligge la nostra società e rende asfittico il già fragile mercato del lavoro. Come Sindacato, in attesa che la giustizia faccia il proprio definitivo corso, siamo costretti, per l’ennesima volta, a commentare fatti delittuosi che procurano grave danno alla collettività ed in particolare alle numerosissime aziende sane del settore che nel tempo hanno dimostrato, in condizioni svantaggiate, di essere virtuose e lige alla loro ragione sociale, scegliendo la strada “impervia” della legalità. Le anzidette condotte illecite, altresì, determineranno una inevitabile, conseguenziale, criminalizzazione generale a danno degli uomini e delle donne che operano sullo stesso territorio e sono da generazioni dediti, in modo laborioso ed onesto, al bracciantato. La UIL invita la società civile, senza infingimenti, a far sentire la propria vicinanza agli uomini dello Stato che sono in diuturna guerra con il malaffare, al fine di realizzare un fronte unico teso a liberare il mondo del lavoro dalla più virulenta delle schiavitù voluta e rappresentata da tutte le mafie.
Il Segretario Generale della Uil Nuccio Azzarà