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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Polo legalità intitolato a vittime di ‘ndrangheta Ieri la cerimonia con i procuratori Sferlazza e Paci, don Stamile di Libera, il giudice Gerardis e il prefetto Panico - GUARDA IL SERVIZIO

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CITTANOVA – Si è svolta ieri, nell’auditorium del Polo Solidale della Legalità, la commemorazione delle nove vittime innocenti di ‘ndrangheta della cittadina pianigiana. L’amministrazione comunale, con il sindaco Francesco Cosentino, ha voluto celebrarle con un parterre d’eccezione. A ricordarle, e a testimoniarne il valore di quelle perdite sia per i familiari, sia per la comunità di Cittanova, sono arrivati il procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza; il procuratore facenti funzioni di Reggio Calabria Gaetano Paci; il prefetto Vincenzo Panico, alla guida da due anni del Comitato istituito presso il Ministero dell’Interno sull’effettiva tutela per il risarcimento danni subiti dalle vittime di mafia; il presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria Luciano Gerardis; il referente di “Libera” per la Calabria, Don Ennio Stamile.

Nell’affollata sala del Polo solidale, erano presenti anche i vertici dell’Arma dei Carabinieri e della Gurdia di Finanza provinciale e della Questura di Reggio Calabria. “La memoria è impegno” è stato il tema conduttore del dibattito aperto dal sindaco Cosentino che ha citato lo scrittore portoghese José Saramago. Il prefetto Panico, nel suo intervento, ha sottolineato che nella problematica sulle vittime di mafia ha tentato da subito un nuovo approccio, cercando di andare oltre il mero riconoscimento dei benefici economici alle vittime innocenti e ai loro familiari. “Il nostro obiettivo – ha spiegato – è quello di valorizzare al massimo le storie delle vittime e i racconti dei familiari, di fare memoria, di fare tesoro delle testimonianze di coraggio che devono essere i nostri fari e i nostri punti di riferimento: ecco perché sono contentissimo di poter abbracciare i familiari delle nove vittime per le quali ci troveremo lunedì a Cittanova”.

La vita di Antonio Bertuccio, Giacomo Catalano, Michele Germanò, Giuseppe Giovinazzo, Francesco Longo, Giovanni Mileto, Michele Piromalli, Luigi Timpano e Giovanni Ventra, le nove vittime innocenti che sono state ricordate anche dal referente di “Libera” per la Calabria, don Ennio Stamile, e da tre importanti magistrati: Luciano Gerardis, presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria, Gaetano Paci, attuale procuratore facente funzioni di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, Procuratore di Palmi.

Due sono stati i momenti in dell’evento: il dibattito e l’intitolazione del Polo alle nove vittime innocenti di ‘ndrangheta alla presenza dei familiari.

“In un momento in cui l’antimafia di facciata perde sempre più la propria maschera – ha affermato il procuratore Paci – fare memoria delle vittime autentiche costituisce l’unico orizzonte lungo il quale intraprendere, accanto alla lotta giudiziaria, una lotta di popolo e sottolinea l’urgenza della memoria”. Sulla stessa linea anche Ottavio Sferlazza: “L’esercizio quotidiano della memoria è il modo migliore per contrastare le mafie. Quella di oggi è un’iniziativa apprezzabilissima, soprattutto in una terra come la nostra. Sono sempre stato convinto dell’importanza della memoria, non tanto come ricordo di una ricorrenza quanto per la necessità di costruire sulla memoria un confronto collettivo capace di far nascere e consolidare la coscienza critica che sta alla base della lotta alle mafie”.