Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Viceprefetto in affari con la ‘ndrangheta: arrestato Perquisizioni della Guardia di Finanza in molte province italiane

Viceprefetto in affari con la ‘ndrangheta: arrestato Perquisizioni della Guardia di Finanza in molte province italiane
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Il vice prefetto reggente l’ufficio della prefettura dell’isola d’Elba e un membro di una famiglia della ‘ndrangheta operante in Piemonte che fu mandante dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia sono stati arrestati in un’operazione della Guardia di finanza che è tuttora in corso. Nei confronti di altri sette soggetti sono scattati gli arresti domiciliari. Tra le accuse contestate agli arrestati, anche quella di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi.

Contestualmente agli arresti i finanzieri stanno eseguendo decine di perquisizioni nelle province di Livorno, Torino, Asti, Padova, Ravenna Forlì, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce e Brindisi. L’indagine, coordinata dal procuratore di Livorno Ettore Squillace Greco, riguarda complessivamente una trentina di persone che sono accusate a vario titolo, oltre che di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi, anche di contrabbando di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcolici. I dettagli dell’operazione verranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 10.30 nella sede della Guardia di finanza di Livorno.

Nove persone arrestate, tra cui il vice prefetto dell’Isola d’Elba, e un pregiudicato appartenente ad una nota famiglia di ‘ndrangheta attiva in Piemonte, già mandante dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia – e 27 indagate. E’ il bilancio dell’operazione “Vicerè” che ha visto i finanzieri del Comando provinciale di Livorno contestare a vario titolo i reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, porto abusivo di esplosivi (da impiegare per un atto di intimidazione nell’ambito di un regolamento di conti), contrabbando di 9 tonnellate di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcoli, anche mediante falso in documenti pubblici informatici. In corso perquisizioni personali, domiciliari e locali in 7 regioni (province di Livorno, Torino, Asti, Padova, Ravenna, Forlì, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce e Brindisi) con l’impiego complessivamente di circa 120 militari.