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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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“Sportdays”, inaugurazione stagionale Trecciolino Viaggio nel magico panorama del sentiero costiero tra Palmi e Bagnara

“Sportdays”, inaugurazione stagionale Trecciolino Viaggio nel magico panorama del sentiero costiero tra Palmi e Bagnara
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Domenica 27 maggio 2018, nell’ambito dell’evento nazionale “Sportdays” di Decathlon Italia, si è svolto, lungo il sentiero del Tracciolino di Palmi/Seminara/Bagnara (RC), il “Trekday”, una giornata dedicata all’attività del trekking, curato per noi da Decathlon Gioia Tauro (RC) in collaborazione con Kalabria Trekking e il Coordinamento delle Associazioni della Costa Viola. L’iniziativa, considerata come inaugurazione stagionale del sentiero, ha visto la presenza delle associazioni: Kalabria Trekking, Amici di Montalto, ERA (ass. ambiente e territorio), Indietro Tutta, insieme alle guide ambientali ed escursionistiche. A vigilare sui partecipanti, il Soccorso Alpino della stazione Aspromonte Reggio Calabria. Il punto d’incontro in Piazza Primo Maggio, messa a disposizione per l’occasione, dall’Amministrazione Comunale palmese.

«Abitavo già qui, poi ci sono nato»: la dichiarazione d’amore dello scrittore e poeta Jorge Louis Borges alla sua Buenos Aires, potrebbe rispecchiare il sentimento di ogni calabrese. Il sentiero del Tracciolino è stato una scoperta per alcuni, una riscoperta per altri, sollecitati in vario modo nei giorni precedenti all’evento. Il percorso si inoltra tra i colori e i profumi della macchia mediterranea, all’orizzonte la costa orientale della Sicilia, e quando lo sguardo segue i promontori rocciosi a picco sul mare, si ferma sulle romantiche cale e spiaggette come quelle della Marinella, Cala Leone e Cala Janculla. È il linguaggio della natura; come non rimanere stupiti e quasi senza parole, davanti a tanta meraviglia.

La lodevole iniziativa ha coinvolto 195 persone e qualcuno parla di una nuova moda dilagante, già definita “Trekking bellezza”, lontana però, dal vero senso del muoversi a piedi, lentamente, per recuperare il contatto con l’ambiente. Il patrimonio del Tracciolino va ben oltre la visione estetica del paesaggio, su di esso hanno camminato valori e tradizioni che portano ancora oggi con sé una storia, un sacrificio, un mito, una leggenda, un’emozione.

Allora, si potrebbe provare a resistere alla tentazione di perdersi nel magico panorama e immaginare l’antica tecnica di costruzione dei muretti a secco (armacìe), realizzati dagli agricoltori per rendere produttive le coste difficilmente accessibili, elemento identificativo di questo suolo. E ancora, scorgere la figura femminile della “bagnarota”, intenta al trasporto dell’uva, raccolta nei vigneti della Costa Viola, percorrendo ripidi sentieri per migliaia di scalini, con ceste (cofani) da 40 Kg poste sul capo, o sentire l’eco degli avvistatori (banniaturi) del pesce spada, parole d’ordine gridate dalle postazioni sulle rocce.

Sullo stesso tracciato che porta ancora i segni dell’antico acquedotto, dove un tempo scorreva l’acqua da Bagnara a Palmi, si incontrano oggi, uomini e donne con la stessa volontà e fierezza. L’entusiasmo del corposo numero di partecipanti non è stato espressione effimera del momento, ma piena consapevolezza sui comportamenti da ricercare e perseguire per la tutela e valorizzazione delle risorse naturali per uno sviluppo ecosostenibile che passi anche dallo sport. Nella tranquillità dell’agriturismo “Antico Carro”, in località Piani della Corona, Barritteri di Seminara, la famiglia Cambareri ha accolto la compagnia facendo degustare il loro pane con i sapori del luogo.

Subito dopo, la visita al vicino “Centro Presenza”, è stata occasione di condivisione e confronto, piacevolmente arricchita dalla semplicità dei prodotti tipici e non solo. Le mani creatrici del maestro ceramista Gennaro Condurso di Seminara, hanno regalato un pomeriggio all’insegna dell’arte, realizzando per i presenti, opere di straordinaria bellezza. Ci piace pensare che il Tracciolino abbia gradito il nostro abbraccio lungo 195 cuori, e che sia lì, impaziente, ad attendere il nostro rispettoso ritorno.

Barbara Cutrupi