Apprendiamo, non senza stupore e tristezza, che il sindaco, nel corso del comizio tenuto in piazza XX settembre, avrebbe proferito le seguenti parole, a proposito degli uffici comunali:

“Stiamo provvedendo a riorganizzare gli uffici (…). Ancora non abbiamo terminato ma ci occuperemo di tutto nei prossimi giorni. Alcuni dipendenti pensano di essere al mercato invece che in un ente pubblico. Qualche ufficio viene utilizzato come la sezione di partito per l’opposizione…ci occuperemo anche di questo”.

PAROLE GRAVISSIME, lesive dell’onorabilità e della dignità professionale dei dipendenti comunali, irrispettose delle stesse prerogative dei consiglieri comunali di minoranza che, con costanza, provano ad assolvere ai propri compiti istituzionali in un rapporto di proficua e trasparente collaborazione con tutti gli uffici comunali (ai quali va il nostro grazie, senza distinzioni).

Il sindaco conferma queste parole?

A quali uffici si riferisce?

Chi sono i dipendenti che “pensano di essere al mercato”?

Che significa “ci occuperemo anche di questo?”

Ci sono uffici che dovranno aspettarsi delle “purghe” nei prossimi giorni?

Nel nostro comizio avevamo parlato di un’amministrazione ossessionata dai “nemici”, dall’opposizione a quelli che si anniderebbero nel Comune e tra i cittadini. Queste parole ne sono la prova lampante, inequivocabile.

Il segno di una deriva pericolosa, che, nel caso della macchina comunale, rischia di provocare disfunzioni, squilibri, ritardi, inefficienze, oltre che mortificazioni professionali.

La normale, anche aspra, dialettica politica tra maggioranza e minoranza non può e non deve coinvolgere i dipendenti, le lavoratici ed i lavoratori del Comune, che devono poter svolgere i propri compiti in un clima di massima serenità.

Alla base del “buon andamento della pubblica amministrazione” c’è sempre la collaborazione tra dipendenti e livello istituzionale, a prescindere dalle idee di ciascuno.

Il sindaco farebbe bene a chiedere scusa per questa brutta caduta di stile.

Quanto a noi, ci riserviamo di segnalare il tutto a chi di competenza.

Saracena in Comune – Possiamo