Maltrattamenti in famiglia, indagato torna in libertà Il Gip ha accolto le richieste dell’avvocato dell'uomo
In totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti il Gip del Tribunale di Castrovillari ha disposto l’immediata scarcerazione del 50enne S.A., pluripregiudicato, arrestato in flagranza di reato nei giorni scorsi dai Carabinieri di Mirto Crosia per il reato di maltrattamenti in famiglia.
LE ACCUSE – Il cinquantenne era finito in manette, e poi in carcere, con l’accusa di aver sottoposto la moglie, nel corso di 20 anni di matrimonio e anche alla presenza dei figli minori, a continue offese, minacce di morte, percosse e violenze fisiche consistite in schiaffi, pugni, tirate di capelli e, finanche, accoltellamenti accidentali.
I FATTI – Lo scorso 3 luglio 2018 è giunta ai Carabinieri la chiamata di un uomo che chiedeva un intervento in difesa della propria figlia, riferendo che la stessa veniva malmenata dal marito. Già nel corso della conversazione telefonica, il militare che aveva risposto alla chiamata aveva avuto modo di udire le urla di una donna mentre i carabinieri successivamente intervenuti sul posto hanno raccolto le testimonianze. L’uomo ha raccontato di essersi recato nell’appartamento della figlia e di averla trovata in lacrime mentre il genero inveiva contro di lei. La donna ha riferito ai carabinieri di essere stata picchiata dal marito, descrivendo le modalità dell’aggressione e mostrando i segni di violenza sul corpo. Mentre i carabinieri acquisivano le prime informazioni è sopraggiunto il 50enne che, assumendo un atteggiamento aggressivo, alla presenza dei militari ha minacciato sia la moglie sia il suocero. Non solo. Si è scagliato contro quest’ultimo ferendolo con delle chiavi alla testa. Da qui l’arresto e la traduzione presso il carcere di Castrovillari.
LA MISURA – Al temine dell’interrogatorio di garanzia il Pubblico Ministero ha fatto pervenire richiesta scritta di applicazione della misura cautelare in carcere per l’indagato. Il Gip, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’avvocato difensore Francesco Nicoletti, ne ha disposto l’immediata scarcerazione con divieto di dimora nel comune di Mirto e un divieto di avvicinamento e di comunicazione con la parte offesa e con i suoi familiari.