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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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M5S interroga Ministro Giustizia su Tribunale Cosenza "A tutela della stessa Procura, Bonafede mandi gli ispettori"

M5S interroga Ministro Giustizia su Tribunale Cosenza "A tutela della stessa Procura, Bonafede mandi gli ispettori"
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Cosenza – “Da troppi anni, ormai, numerosi articoli di stampa descrivono un ambiente
conflittuale all’interno della Procura del Tribunale di Cosenza a causa di inchieste
boicottate e fughe di notizie. Abbiamo deciso di interrogare il Ministro della Giustizia
Alfonso Bonafede per chiedere se intenda valutare la sussistenza dei presupposti
per l’avvio di iniziative ispettive presso il Tribunale di Cosenza, e ciò anche
al fine di fugare tutti i dubbi che emergono dalle notizie diffuse a tutela stessa
dell’immagine della Procura del Tribunale di Cosenza”. Così scrivono i deputati
del M5S Melicchio primo firmatario dell’interrogazione, insieme agli altri parlamentari
calabresi D’Ippolito, Orrico, Misiti, Tucci, Forciniti, Scutellà, Sapia e Parentela.
“Nelle idee del MoVimento 5 Stelle la giustizia è al servizio dei cittadini e
tutti gli interventi del futuro governo non saranno più finalizzati a tagliare e
spuntare le armi, ma a migliorare l’efficienza e la qualità della giustizia. –
continuano i parlamentari pentastellati – L’allerta però deve essere costante,
soprattutto a riguardo dei reati contro la Pubblica Amministrazione. Il rapporto
di Transparency del 2017 sulla corruzione ha lanciato l’allarme sulla situazione
in Italia. Siamo in pratica un Paese ostaggio della corruzione, terz’ultimo in Europa,
dietro solo a Grecia e Bulgaria, per il livello di malaffare esistente. E il problema
non sembra essere affatto l’apparato normativo bensì l’applicazione pratica
e la capacità sanzionatoria e repressiva delle istituzioni che, quando si parla
di reati commessi dai cosiddetti “colletti bianchi”, diventa drammaticamente
poco incisiva ed efficace”. I Deputati a 5 stelle precisano quindi “di aver segnalato
al Ministro le informazioni diffuse, che trovano però riscontro su alcuni dati oggettivi,
in merito a quanto successo all’interno della Procura cosentina su inchieste che
coinvolgono la Pubblica Amministrazione, insieme ad alcune indagini finite nel nulla.
Queste notizie, oramai di dominio pubblico, gettano discredito sul funzionamento
della Procura del Tribunale di Cosenza che, per la sua autonomia e dovere di riservatezza,
non può, né deve replicare a “voci” sull’adeguatezza del suo operato. Abbiamo
pertanto ritenuto opportuno – concludono i parlamentari pentastellati – utilizzare
le nostre prerogative, nel tentativo di spazzare via ombre e sospetti alimentati
in questi anni. A beneficio di tutti”.