Vigili, Mangialavori: Governo fermi declassamento funzionari "La nuova norma determinerebbe infatti un forte demansionamento per più di 300 funzionari tecnici che, da parte loro, non chiedono trattamenti speciali o leggi ad personam, quanto l'istituzione di uno specifico ruolo di direttivi a esaurimento"
«Il governo deve fare tutto il possibile per evitare che un corpo glorioso
come quello dei vigili del fuoco venga umiliato da provvedimenti
legislativi ingiusti». È quanto dichiara il senatore di Forza Italia
Giuseppe Mangialavori.
«Il testo del decreto legislativo approvato pochi giorni fa dal Consiglio
dei ministri – spiega il parlamentare – realizza quello che in molti hanno
definito come un vero e proprio “tradimento istituzionale” ai danni dei
funzionari tecnici diplomati del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Si
tratta di quei responsabili di reparti operativi, un tempo classificati
come ufficiali, che si sono distinti per impegno, professionalità e
dedizione alla causa in occasione di tutte le più grandi sciagure che hanno
colpito il nostro Paese. La nuova norma determinerebbe infatti un forte
demansionamento per più di 300 funzionari tecnici che, da parte loro, non
chiedono trattamenti speciali o leggi ad personam, quanto l’istituzione di
uno specifico ruolo di direttivi a esaurimento. Per questo, sento di
sposare completamente la battaglia intrapresa dal Comitato degli ex
funzionari tecnici, geometri e periti del Corpo nazionale, che chiede
parità di trattamento e un acconcio inquadramento giuridico al fine di
scongiurare il declassamento di figure professionali che svolgono una
funzione di raccordo funzionale tra la base operativa e la dirigenza».
«Mi auguro – conclude Mangialavori – che il governo voglia rivedere il
provvedimento in questione e mi appello al ministro dell’Interno Matteo
Salvini e al sottosegretario Stefano Candiani affinché si impegnino ad
apportare i necessari correttivi. In caso di mancate risposte, assicuro fin
da ora la presentazione di una interpellanza urgente per conoscere i reali
intendimenti dell’esecutivo su una materia che interessa da vicino la
dignità di un Corpo a cui l’Italia deve tanto».