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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Cade da impalcatura durante il lavoro: morto operaio Indagini dei Carabinieri per stabilire le cause del decesso. Il commento del mondo calabrese

Cade da impalcatura durante il lavoro: morto operaio Indagini dei Carabinieri per stabilire le cause del decesso. Il commento del mondo calabrese
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Un uomo è morto in un incidente sul lavoro che si è verificato ieri a Martelletto, frazione di Settingiano. La vittima è Massimo Guzzo, 50 anni, residente proprio nella frazione alle porte di Catanzaro. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, l’uomo stava effettuando dei lavori, per conto di una ditta, in un appartamento al piano terra di uno stabile. In piedi su un’impalcatura dell’altezza di circa 2 metri, per cause in corso di verifica, avrebbe perso l’equilibrio cadendo e battendo la testa contro una parete interna dell’appartamento. Al momento del fatto, verosimilmente, l’uomo si trovava da solo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Marcellinara, personale del 118 ed il magistrato di turno che ha constatato lo stato dei luoghi. La salma è stata trasferita al policlinico Germaneto per il successivo esame autoptico.

FRANCESCO MINGRONE, SEGRETARIO GENERALE UST CISL MAGNA GRAECIA

A distanza di pochi giorni, a distanza di pochi chilometri dal caso di Borgia, un altro uomo perde la vita sul posto di lavoro. Ieri a Settingiano. Come a Borgia, pochi giorni fa, ieri un uomo di 50 anni è caduto da un’impalcatura mentre eseguiva dei lavori in un appartamento. Rattristato per l’accaduto ed esprimendo profondo cordoglio alla famiglia della vittima, il SEGRETARIO GENERALE DELLA UST CISL MAGNA GRAECIA, FRANCESCO MINGRONE, rilancia la proposta che, già da diverse settimane, è stata trasmessa all’indirizzo di tutti i soggetti istituzionali che, sull’argomento “morti sul lavoro”, ha l’obbligo di intervenire.

“I tempi per istituire e avviare i lavori della conferenza permanente, per come proposto tempo fa, – ha detto MINGRONE – sono maturi. Anzi. Urge farlo al più presto. Proprio di questo, insieme a Raffaele Mammoliti (Cgil), e Santo Biondo (Uil), abbiamo discusso con il Prefetto nel vertice tenutosi negli uffici della Prefettura di Catanzaro. Come organizzazioni sindacali, avevamo infatti registrato un dato in controtendenza che ci aveva indotti a dare priorità assoluta alla trattazione di un tema. I dati degli ultimi mesi rendono questo tema un’urgenza da sanare al più presto: nel semestre gennaio-giugno 2018 si sono verificati nella nostra regione 13 incidenti mortali rispetto ai 5 verificatisi nello stesso periodo del 2017. Quindi, più del cento per cento. Occorre, dunque, chiamare a raccolta tutti gli attori interessati direttamente o indirettamente al tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ma occorre farlo presto. Molto presto. Prima che, altre notizie, come quella di ieri distruggano intere famiglie spezzando la vita dei loro cari”.

“INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO  SCONFITTA LA DIGNITA’ UMANA”

Cordoglio ma anche vergogna per l’ulteriore infortunio mortale nel settore edile avvenuto ancora una volta nella provincia di Catanzaro e precisamente nel Comune di Settingiano,  a distanza di pochi giorni da quelli avvenuti a Borgia e a Lamezia Terme.

Il grido di dolore non basta più a lenire una piaga che accompagna e sconvolge nello specifico la vita dei familiari delle vittime e denuncia ancora una volta la sconfitta del  sistema produttivo ma anche di quello burocratico-istituzionale.

La reazione necessaria non può che essere quella del richiamo alle responsabilità di tutti i soggetti interessati ad evitare gli eventi infortunistici e addebitare parte della responsabilità al permanere della situazione di crisi economica e di settore che alimenta ma non giustifica il mancato  rispetto delle misure di sicurezza negli ambienti di lavoro e  conseguentemente non garantisce l’integrità fisica dei lavoratori che, così come testimoniato dagli eventi, mettono a rischio la propria vita.

Ormai quasi non si prova meraviglia e sorpresa rispetto ad accadimenti infortunistici mortali che stanno diventando ordinarietà e sono il chiaro sintomo rispetto alle negate condizioni di sicurezza nei posti di lavoro e nello specifico nei cantieri edili.

Il Sindacato insieme ai Lavoratori sono parte lesa e nonostante tutti gli sforzi di  confronto per le conseguenti misure ed azioni prodotte per favorire le politiche di prevenzione  che se non applicate non riescono a mitigare il fenomeno infortunistico ed in questo senso andrebbero rafforzati ruoli e compiti da svolgere dai preposti Enti Bilaterali in favore dei lavoratori e delle imprese in un’ottica di sinergia anti-infortunistica.

Quello che risulta ancora più grave che anche le Istituzioni preposte alla sorveglianza, controlli ed applicazione delle norme sulla prevenzione risultano avere “armi spuntate” rispetto agli eventi infortunistici.

Sarebbe necessaria la costituzione di una Task-Force formata da tutti i soggetti istituzionali che si occupano di appalti pubblici e privati per le costruzioni di opere e per le relative concessioni  autorizzative e a quelle per le relative azioni di prevenzione, ispezione e controllo.

Quindi rivendichiamo ancora una volta il propagarsi della cultura alla prevenzione, il rispetto e l’attuazione delle misure necessarie a contrastare il fenomeno.

Pertanto chiediamo alle Istituzioni competenti un impegno rinnovato fondato anche sull’interessamento che le politiche governative  devono  prevedere il relativo potenziamento con  l’integrazione  di risorse e forze umane in favore dei  Servizi Ispettivi del Lavoro, nel mentre  alle controparti datoriali del settore edile  indichiamo ancora una volta il rispetto di norme e contratti come principio fondamentale  ed inderogabile per il contrasto gli infortuni e come contestuale misura di qualità delle Imprese.

Infine non possiamo non esprimere dissenso ed esternare  protesta per quanto, ancora una volta, accaduto e comunichiamo insieme alle nostre  categorie di settore (FILLEA – FILCA – FENEAL) l’avvio dello stato di agitazione con iniziative, astensioni dal lavoro e presidi che saranno indicati unitariamente per come previsto dalla normativa vigente.

I Segretari Generali Regionali               I Segretari Generali Regionali

FILLEA – FILCA – FENEAL                           CGIL – CISL – UIL