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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Metallo cancerogeno in 124mila Volkswagen Uso di cadmio nelle batterie dei veicoli

Metallo cancerogeno in 124mila Volkswagen Uso di cadmio nelle batterie dei veicoli
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Potrebbe partire dalla KBA (Kraftfahrt-Bundesamt) l’autorità
federale tedesca del Ministero dei Trasporti che si occupa delle
omologazioni e dei controlli dei veicoli, un ordine di richiamo di
migliaia di veicoli della Volkswagen per la presenza di un metallo
pesante, il cadmio. Questo elemento utilizzato in vari apparecchi
elettrici, come i televisori, è vietato nella maggior parte delle
componenti di automobili. La vicenda sarebbe nata dal fatto che un
fornitore non identificato, avrebbe consegnato caricabatterie
contenenti cadmio che sono stati installati in vari veicoli elettrici
e ibridi Volkswagen, Audi e Porsche tra il 2013 e il giugno 2018. Il
gruppo di Wolfsburg avrebbe avvisato la KBA della presenza del metallo
nei suoi veicoli in quantità molto piccola, cioè 0,008 grammi, lo
scorso 20 luglio. Il produttore ha confermato che è probabile che
124.000 veicoli in circolazione potranno essere oggetto di richiamo
nelle officine autorizzate, come riportato dalla stampa tedesca.
Tuttavia, i veicoli contaminati non presenterebbero un pericolo
immediato, sostiene il colosso dell’automobile, perché il relè
corrispondente è installato in una scatola fissa all’interno del
caricatore, che a sua volta è circondato da una cassa solida,
impedendo al metallo di finire a contatto con l’ambiente. La
produzione in serie e la consegna dei modelli interessati sono stati
interrotti immediatamente, aggiunge la casa automobilistica, e il
relè precedentemente installato è stato sostituito da quello di un
altro fornitore prima della ripresa della produzione. In attesa di
conoscere le definitive determinazioni delle autorità deputate al
controllo dei veicoli, per Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”, è
tuttavia essenziale che si sappia al più breve se debba essere
attuata una procedura di richiamo su scala globale e quindi anche in
Italia, nonché le relative modalità per la tutela più rapida ed
efficace della sicurezza e della salute degli utenti dei veicoli in
questione.