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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Cinquefrondi, forti disagi al Centro di Salute Mentale Il segretario dei democratici Michele Galimi denuncia la mancanza di condizionatori sollecitando l'intervento risolutore degli amministratori

Cinquefrondi, forti disagi al Centro di Salute Mentale Il segretario dei democratici Michele Galimi denuncia la mancanza di condizionatori sollecitando l'intervento risolutore degli amministratori
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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Riflettori puntati sul Centro di Salute Mentale da parte del segretario cittadino dei democratici Michele Galimi che ha voluto evidenziare le carenze strutturali e le difficoltà funzionali con le quali operatori e pazienti devono fare i conti in queste giornate di canicola estiva. «Nei locali che ospitano il Centro di Salute mentale della nostra cittadina – è la denuncia del dirigente piddino – non sono attivi i condizionatori. Il fatto è abbastanza grave, quando si pensa che gli utenti di questa struttura sono, prevalentemente, disabili ed anziani. Gli stessi operatori (sono dei lavoratori) vivono una condizione di estremo disagio poiché, per garantire la privacy, sono costretti a tenere la porta chiusa nella stanza di competenza».

Una situazione oggettivamente problematica e certamente non funzionale ad un centro strategico per l’erogazione di servizi essenziali, prestazioni ambulatoriali e territoriali relativamente al disagio psichico ad un bacino di utenza di ben 13 Comuni e di cui, fino a qualche anno addietro, si era persino ventilata la possibilità di chiusura paradossalmente “in attesa del ripristino di normale condizione di vivibilità dei locali già in uso” allora veniva scritto dal dirigente il dipartimento senza non poche polemiche che portarono ad un vero e proprio sollevamento della politica locale, sindaco Conia in testa, a difesa del centro.

La struttura – la cui proprietà è comunale con a carico le spese di mantenimento – opera in stretta sinergia con l’ASP provinciale che dovrebbe provvedere, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, anche a questo tipo di dotazioni la cui attenzione è, evidentemente, disattesa benché fornisca «oltre settemila prestazioni all’anno e di queste, almeno tremila, vengono “trattate” a Cinquefrondi» rincara la dose Galimi il quale, nel rivolgere il suo appello agli amministratori per cercare di superare l’impasse, ha invece richiamato con forza la necessità di «difenderla e potenziarla, sapendo che è l’ultima realtà rimasta a Cinquefrondi, capace di offrire servizi ad una popolazione che si spinge fino a San Pietro di Carida’» invitando infine a superare «le marginalità e l’effimero».