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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Da gennaio a luglio già 1500 rifugiati sono annegati nel Mediterraneo Dati dell'inizio dell'anno

Da gennaio a luglio già 1500 rifugiati sono annegati nel Mediterraneo Dati dell'inizio dell'anno
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Sono oltre 1500 le persone annegate o disperse, secondo la stima
dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati nei
primi sette mesi di quest’anno. Una stima approssimativa, realizzata
mediante interviste a coloro che sono riusciti ad arrivare in Europa,
con telefonate o email ai parenti e con i resoconti da Libia e Tunisia
di persone che si trovavano su imbarcazioni in avaria. Più della
metà di loro sono stati uccisi a giugno e luglio, ha riferito
venerdì a Ginevra l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite,
l’UNHCR. Di conseguenza, il numero di morti è aumentato, sebbene il
numero totale di persone che attraversano il Mediterraneo verso
l’Europa si sia recentemente notevolmente ridotto. Secondo l’UNHCR,
circa 60.000 rifugiati sono arrivati ​​in Europa da gennaio. Nei
primi sette mesi dell’anno precedente, c’erano ancora il doppio delle
persone. Da allora la Spagna ha sostituito l’Italia come principale
paese di arrivo. Da gennaio a luglio sono arrivate circa 23.500
persone – molte quante in tutto il 2017. Per contro, l’Italia ha
registrato circa 18.500 arrivi nel periodo in esame; in Grecia c’erano
circa 16.000 persone. L’UNHCR ha nuovamente invitato gli Stati lungo
le principali rotte per annientare le reti di trafficanti di esseri
umani che usano sempre barche insicure. Allo stesso tempo, ha invitato
gli stati confinanti a garantire che l’equipaggio di soccorso abbia la
possibilità di sbarcare i migranti soccorsi. Il soccorso dei migranti
è un diritto e dovere universale è anche un obbligo delle
collettività. È sui principi di aiuto e di reciprocità che si
fondano le società. Per questi motivi l’aiuto non è solo un atto
volontario, ma è sancito dalla costituzione italiana e dalla carta
dei diritti umani. Il Mediterraneo, evidenzia Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]”, luogo di incontro e di
scambi, è diventato negli ultimi anni un cimitero sommerso. In tanti,
su imbarcazioni di fortuna, provano a raggiungere dai paesi arabi le
sponde della parte meridionale dell’Europa. Viaggi della speranza e
allo stesso tempo percorsi di morte.