Calabria, incidente sul lavoro: muore un operaio di 43 anni L'uomo si trovava alla guida di un muletto che lo ha travolto dopo essersi ribaltato. L'indignazione del mondo calabrese
Un operaio di 43 anni, Roberto Mancuso, è morto stamani in un incidente sul lavoro avvenuto in uno stabilimento di produzione di conserve a Gimigliano, nel Catanzarese. L’uomo, secondo una prima ricostruzione, era alla guida di un muletto che, per cause in corso di accertamento, in un tratto in discesa, si è ribaltato travolgendolo. Mancuso, residente a Sorbo San Basile, è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Gimigliano e del Nil oltre a personale dello Spisal che hanno avviato le indagini per accertare le cause dell’incidente.
CGIL CATANZARO LAMEZIA
Gli appelli non bastano più. Ora serve la concretezza dell’azione politico-istituzionale e quell’assunzione di responsabilità collettiva da noi richiamata poco più di venti giorni fa ma caduta clamorosamente nel vuoto. Siamo stanchi di aspettare. E siamo stanchi, come organizzazioni sindacali, di dover assistere – impotenti – all’impressionante crescita dell’elenco delle vittime sul lavoro. L’incidente mortale registrato a Gimigliano in uno stabilimento di produzioni alimentari – solo l’ultimo in ordine di tempo – ha devastato la famiglia di un 43enne di Sorbo San Basile. A distanza di pochi giorni a perdere la vita, sono stati altri due 50enni di Borgia e Marcellina. Uomini nel fiore degli anni, lavoratori su cui la Calabria dovrebbe fare leva per puntare al rilancio economico e sociale. Ma della cui tutela nessuno si preoccupa. Ora basta!
Chiediamo la convocazione urgente della Conferenza permanente presso la Prefettura di Catanzaro e contestualmente sollecitiamo il presidente della Regione Mario Oliverio ad attivarsi per convocare in sessione straordinaria, per come già richiesto dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, il Comitato regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza del lavoro. Occorre aprire subito una inedita e proficua collaborazione tra mondo delle imprese e delle organizzazioni sindacali affinché, tutti assieme, si comprenda che l’attenzione e il tempo dedicato alla problematica della salute e sicurezza dei lavoratori rappresenta un autentico investimento civile, sociale ed economico. Solo attraverso un vero Programma operativo a 360 gradi si potrà arrestare un fenomeno che nel 2018 in Calabria, e nel territorio di Catanzaro, sta assumendo dimensioni imponenti e allarmanti.
Siamo certi che gli enti preposti e competenti si attiveranno, a partire dalla prevenzione e non solo, nonostante le difficoltà di organico, a fronteggiare questo insopportabile stillicidio. Confidiamo nella sensibilità dei parlamentari calabresi affinché intervengano sul Governo e i ministeri competenti per sollecitare adeguate risorse e strumenti indispensabili per garantire anche in Calabria la giusta dignità e attenzione sull’esigibilità del diritto alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e ci attiveremo con ogni azione utile.