Vertenza porto Gioia ritorna sul tavolo del Governo Incontro presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
In data 10 settembre 2018 si è svolto presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l’incontro alla presenza del sottosegretario Rixi con delega ai porti e del vice capo di gabinetto dott.ssa Di Matteo, erano presenti i vertici di MCT e Contship, il commissario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, il Prefetto di Reggio Calabria e le organizzazioni sindacali convocate a seguito dello stato di agitazione sfociato successivamente nello sciopero di Agosto proclamato da Cgil, Cisl e SUL.
Abbiamo ribadito al sottosegretario Rixi le motivazioni che in questi mesi hanno caratterizzato la distanza da MCT e che stanno alla base della vertenza in atto, dichiara il segretario del coordinamento portuali SUL di Gioia Tauro Vincenzo Malvaso, ed abbiamo consegnato una dettagliata relazione degli ultimi sette anni di crisi del porto, evidenziando ciò che non è stato fatto, e con spirito costruttivo possibili soluzioni per il rilancio dell’intera area, naturalmente per noi il mantenimento degli impegni presi in sede ministeriale sia da MCT che da MSC, riguardo investimenti e volumi, sono condizioni fondamentali e imprescindibili per il rilancio dello scalo.
La situazione è drammatica, 380 lavoratori collocati in Agenzia non hanno fatto in 14 mesi neppure un’ora di lavoro ne tanto meno corsi di riqualificazione, in queste condizioni è chiaro che risulta in bilico la trasformazione dell’Agenzia stessa in art. 17 L. 84/94 alla fine dei tre anni previsti, se ciò non bastasse, a rendere la situazione ulteriormente esplosiva concorrono le altre questioni che hanno visto l’azienda impuntarsi sulla volontà di applicare il jobs act ad eventuali richiami a tempo indeterminato, e l’applicazione dell’art.17 L. 223/91 per licenziare tanti lavoratori quanti saranno i reintegri.
Il segretario nazionale SUL/Porti Daniele Caratozzolo ha chiesto di dare il giusto riconoscimento al porto di Gioia Tauro affinché possa riacquistare la centralità che merita nella portualità italiana ritornando ad essere lo snodo al centro del Mediterraneo al pari dei fasti di un tempo, inoltre ha invitato sia il sottosegretario Rixi che il ministro Toninelli a scendere in Calabria e vedere da vicino l’infrastruttura portuale e le sue grandi potenzialità.
Una cosa è certa “non c’è tempo da perdere”, apprezziamo l’impegno del sottosegretario Rixi nel rivederci tra 20 giorni, ma occorre da parte del governo attuale una forte presa di posizione con un interessamento costante sulle azioni necessarie allo sviluppo dell’area creando una cabina di regia che risponda direttamente ai ministeri competenti su tempi e realizzazioni attuate e da attuare. Troppe volte il porto è stato escluso dalle decisioni importanti della politica che avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi facendo di Gioia Tauro uno snodo centrale della portualità in Italia, invece oggi si assiste ad un inesorabile declino iniziato nel 2008 con una crisi senza precedenti e perdurato fino ad oggi, anche dopo il tragico epilogo dei 380 licenziamenti del luglio 2017. Ribadiamo, occorre che la nuova classe politica da poco insediatasi, nella funzione dei ministeri competenti, prenda in mano la situazione prima che si arrivi ad un punto di non ritorno.
Il Coordinamento Portuali SUL