Silvio Greco a capo del consiglio scientifico di Slow Food L'inaspettato riconoscimento al ricercatore calabrese direttamente dal presidente Slow Food Carlo Petrini nel corso del Salone del Gusto di Torino
di Giuseppe Campisi
Torino – Sarà il professore e ricercatore calabrese Silvio Greco a guidare il costituendo Consiglio Scientifico Internazionale di Slow Food, formato da rappresentanti delle università, dei centri di ricerca, dei contadini, dei pastori, dei pescatori, dei trasformatori e dei cuochi degli oltre 160 Convivium sul pianeta. A dare la notizia direttamente a Greco – docente di controllo delle produzioni agroalimentari presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche (UNISG) e dirigente di Ricerca della Stazione Zoologica Anton Dohrn – è stato il fondatore e presidente di Slow Food Carlo Petrini nel corso del 12esimo Salone Internazionale del Gusto – Terra Madre conclusosi nei giorni scorsi a Torino. L’investitura è arrivata a sorpresa durante la presentazione del libro del docente calabrese “Un’onda di plastica” che aveva come ospiti, oltre a Petrini, Luciana Castellina, Paola Del Negro, Gianni Tognoni, il vignettista Sergio Staino e la coautrice Raffaella Bullo. «Un ruolo importante, delicato e di importante prospettiva – ha riferito Petrini – che viene riconosciuto non soltanto ad un amico di lunga data ma ad un membro della grande famiglia Slow Foodtra i più impegnati sul lato scientifico ed una delle figure accademiche più rigorose ed attente oggi in Italia ed in Europa rispetto alla straordinaria emergenza che stanno vivendo, insieme alla terra, le acque di tutti i mari del mondo, Mediterraneo incluso». «Il mio e nostro impegno – ha quindi spiegato Greco ringraziando il presidente Petrini per le parole di amicizia e di incoraggiamento – sarà finalizzato a far sì che il Consiglio Scientifico Internazionale innanzitutto rappresenti la diversità di genere, veda la partecipazione non solo dell’Università e degli enti di ricerca delle varie nazioni, ma i saperi tradizionali. Una scelta chiara e precisa – ha aggiunto – affinché esso diventi supporto culturale e scientifico alle campagne internazionali di Slow Food International e riferimento della Presidenza internazionale e dell’Università di Scienze Gastronomiche in vista della sfida dell’Università Diffusa, lanciata a Terra Madre.