Cittanova, storia e cultura popolare del Premio Radici La manifestazione si caratterizza ormai quale punto fermo culturale dell’estate
Il Premio Radici di Cittanova con l’edizione presentata il 22 settembre scorso ha confermato ed esaltato la portata della proposta ancora una volta messa in atto, ovvero il binomio vincente storia e cultura popolare che rappresenta il cardine strutturale di questo evento che, nato nel 2007, si caratterizza ormai quale punto fermo culturale dell’estate e che prosegue nel suo percorso con il sostegno sempre più largo di appassionati e studiosi del territorio reggino.
Tanti gli argomenti relativi alla storia sono stati trattati in queste prime edizioni, dieci per l’esattezza ove si inserisca il Premio Cittanova Radici realizzato a Roma a Marzo 2013 in Campidoglio, indimenticabile per la numerosa partecipazione dei cittanovesi residenti nella Capitale. Tante le ragioni per realizzare il Radici: in primo luogo perchè è un ritrovarsi in estate a Cittanova tra appassionati e cultori, cosa verificatasi anche in questo settembre prettamente estivo; in seconda battuta perché non vengono mai meno, anzi a volte si esaltano, gli scopi del gruppo di studio e ricerca che si sintetizzano nel motto “la storia è il presente”.
La “finestra sulla storia” in questa ultima edizione non è stata aperta su fatti o personaggi. Questa volta si è voluto derogare spostando l’attenzione su una importante Istituzione storica della Calabria che è la Deputazione di Storia Patria presente al Radici con il suo Presidente Professor Giuseppe Caridi, cattedratico di chiara fama presso l’Università di Messina. Con il Suo intervento, per altro molto esplicativo su ruolo e funzioni della Deputazione, Egli ha voluto richiamare l’attenzione nei riguardi dei cultori della storia e, di fatto, rendendo merito anche al nostro Gruppo di studio e ricerca, ha sostenuto l’utilità di iniziative che aprano spazi di conoscenza , spazi rimasti emarginati e fuori dalla portata generale. Il Presidente Caridi, che con l’occasione ha potuto incontrare alcuni suoi adepti venuti da più parti della regione, è stato presentato dalla professoressa Donatella Arcuri, storica e saggista, co-fondatrice della Associazione Cittanova Radici e costante collaboratrice.
Al Professor Caridi è stato conferito il Trofeo Premio Radici 2018 ed alla Professoressa Arcuri è andato il Premio Radici “special” così come al Direttore del Complesso Musicale Banda Città di Cittanova. Da segnalare la partecipazione ufficiale del Sindaco della Città che ha patrocinato l’evento. Come in ogni edizione del Radici sono stati conferiti attestati di benemerenza a cittanovesi contemporanei impegnati in varie attività sociali e precisamente a due Compagnie cittanovesi di Teatro popolare, “La Nuova Curtuladi” diretta dalla Signora Olga Megna e l’altra, denominata “Ridiamoci sopra” coordinata da Giovanni Calogero, Rosario Brancati e Rosanna Mileto. Un attestato di benemerenza è stato ritirato dalla Signora Anna Scionti Surace conferito “alla memoria” dello zio Fra Gabriele Girolamo Scionti, cittanovese trasferitosi ad Albano Laziale il quale, operando in ambito sanitario in modo esemplare per generosità ed umiltà, ha lasciato di se un ricordo indelebile di profonda umanità. Significativa e di indiscusso valore, la partecipazione di tre poeti in vernacolo i quali hanno gradevolmente intrattenuto i presenti declamando alcune poesie.
Riccardo Carbone, Saverio Macrì e Angelo Surace, personaggi molto noti e vessilliferi del dialetto, sono stati gratificati di una targa ricordo. Grazie anche a loro il dialetto viene ormai elevato a dignità linguistica e contribuisce ad esaltare il valore della cultura popolare che, sola, può restituirci in termini di autentica “calabresità” pezzi di vita del passato. In questo capitolo ci muoveremo nel prossimo futuro con il massimo impegno realizzando anche i gemellaggi del vernacolo fra regioni .