“Canili, Scura nomini dei commissari ad acta” Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d'Ippolito
«Il commissario Massimo Scura agisca subito sulla mancata realizzazione dei canili, avendo decretato quasi un milione di euro per costruirne a norma. Se necessario, nomini dei commissari ad acta». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito, della commissione Ambiente, che incalza: «Non si possono finanziare tali strutture necessarie ignorando la realtà. Mentre la burocrazia sanitaria si concentra su concorsi e avvisi pubblici a un anno dalle prossime elezioni regionali, salvo possibili terremoti nell’amministrazione di Mario Oliverio, dal Pollino allo Stretto vi sono comuni miopi, benché pieni di cani vaganti, affamati e non sterilizzati. Ciò, che sembra non preoccupare le aziende sanitarie della Calabria e diversi sindaci, anche oliveriofili, è estremamente pericoloso per l’essere umano, il quale non di rado risolve con l’avvelenamento criminale degli animali». «La situazione – prosegue il deputato 5stelle – non è più sotto controllo, per cui Scura non può voltare lo sguardo come nulla fosse. Esistono canili stracolmi e con costi significativi per i comuni, molti dei quali, dissestati o in difficoltà finanziarie, ricorrono d’ufficio a gestori privati. Tra questi uno è stato da poco arrestato nell’ambito di un’inchiesta antimafia in provincia di Reggio Calabria. A Lamezia Terme, invece, secondo quanto mi è stato segnalato, Multiservizi avrebbe consentito l’accoppiamento di cani non sterilizzati, con una crescita esponenziale di quelli ospitati nel canile cittadino, che ora ne conterebbe circa 590, contro i 250 consentiti. Lì il municipio aveva deliberato risorse per ampliare e adeguare la struttura, ma ad oggi non si hanno notizie del loro preciso utilizzo». «Da quando – conclude D’Ippolito – Lamezia Terme è commissariata, l’unica attività sembra stata, dopo sollecitazioni degli animalisti, l’avvio di adozioni, ma in carico a due sole associazioni iscritte all’Albo regionale. In tanti altri comuni della regione c’è il caos totale. I calabresi pagano le tasse e dunque devono avere risposte rapide e concrete».