Start-up Reolì vince premio all’Italian Food Awards a Parigi Del trionfo dell'azienda, nata nel 2015 dallo spin-off accademico R&DCal dell’Unical, ha parlato Aceto, presidente Coldiretti: "Importante successo delle nostre produzioni agroalimentari"
E’ la startup Reolì, azienda nata nel 2015 dallo spin-off accademico R&DCal, dell’Unical, la vincitrice del prestigioso premio “Innovazione” dell’Italian Food Awards –edizione SIAL 2018, a cui hanno partecipato 230 prodotti presentati al SIAL dai più importanti nomi dell’agroalimentare italiano. La premiazione si è svolta durante la principale fiera mondiale del food in corso a Parigi.Si tratta della quarta edizione degli Italian Food Awards per mettere in evidenza i prodotti del food & beverage italiano più innovativi e creativi. Il prodotto premiato nella categoria innovazione è Olive Ghee Organic ultima creazione dell’azienda. E’ una crema di oliva 100% vegetale e biologica, in grado di rendere stabili le caratteristiche nutrizionali e le proprietà salutistiche dell’olio extravergine di oliva. E’ un prodotto con ridotto contenuto di grassi saturi, senza lattosio e glutine,senza colesterolo ,senza grassi idrogenati ed OGM e con il gusto e tutte le proprietà salutistiche dell’olio extravergine d’oliva. Con i soli suoi 3 ingredienti vegetali e biologici (76%olio EVO , burro di cacao, lecitina ), può essere impiegato spalmato su pane o per la preparazione di dolci e panificati.
Il premio è stato assegnato al prodotto più innovativo che meglio si adatta a interpretare le principali tendenze mondiali del settore food. Reolì Evo Ghee ha superato tutti gli altri concorrenti, rappresentati da note aziende dell’agroalimentare italiano, per le sue caratteristiche uniche, riconosciute da buyer, importatori e distributori provenienti da tutto il mondo, che ne hanno decretato la vittoria. “ E’ un ulteriore e importante successo dell’agroalimentare calabrese che testimonia la grande vitalità del nostro sistema produttivo e la predisposizione all’innovazione – commenta Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – quando tutto questo si incrocia e trova sostegno scientifico e integrazione virtuosa con il mondo della ricerca universitaria significa lavorare nella direzione del progresso e del benessere sociale oltre che imprimere una ulteriore spinta agli investimenti nella nostra Regione”.