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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Minacce per nascondere truffa online, condannato 50enne L'uomo era accusato di diffamazione e violenza privata ai danni del gestore di un network

Minacce per nascondere truffa online, condannato 50enne L'uomo era accusato di diffamazione e violenza privata ai danni del gestore di un network
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Severa condanna quella applicata in accoglimento delle richieste avanzate dal patrono di parte civile avv. Ettore Zagarese e dal Pubblico Ministero nei confronti del 50enne E.S. originario del napoletano, accusato di diffamazione e violenza privata ai danni del gestore di un network al quale chiedeva di rimuovere alcune segnalazioni relative ad una serie di truffe online.

LA SENTENZA DI PRIMO GRADO – Il Tribunale di Castrovillari in composizione monocratica – Giudice dr. Gallo – lo ha ritenuto colpevole del reato di violenza privata e diffamazione a mezzo internet, condannandolo alla pena di un anno di reclusione nonché al risarcimento del danno in favore della parte civile A.D. di 43 anni, da liquidarsi in separata sede, nonché al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere.

I FATTI – Il 50enne, per come stabilito nella sentenza di primo grado, ricorrendo a nomi di fantasia e in più occasioni, avrebbe molestato e minacciato ripetutamente la parte offesa, gestore di un network che abbraccia i più noti brand di fotografia e al cui interno opera il forum specialistico in fotografia più seguito d’Italia. L’intento era quello di ottenere la rimozione di alcune segnalazioni con le quali si mettevano in guardia gli utenti in merito ad una truffa in atto da tempo su internet, relativa alla pubblicizzazione della vendita di costose macchine fotografiche a prezzi stracciati che, però, non venivano mai consegnate ai malcapitati acquirenti. In seguito al rifiuto opposto, il 43enne era diventato bersaglio di innumerevoli messaggi di minaccia e diffamatori pubblicati sugli usuali social di comunicazione sino a quando, stanco delle vessazioni, ha denunciato l’accaduto alla Polizia Postale. Da qui ha preso il via l’articolata attività di indagine che ha consentito agli inquirenti di individuare il 50enne per il quale si è ora concluso, con una condanna, il processo di primo grado.