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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Taurianova, Leva continua a chiedere dimissioni Scionti Il commissario locale della sezione Udc ritorna sulla seduta lampo del Consiglio comunale

Taurianova, Leva continua a chiedere dimissioni Scionti Il commissario locale della sezione Udc ritorna sulla seduta lampo del Consiglio comunale
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Riceviamo e pubblichiamo

Il commissario della locale sezione Udc di Taurianova, Salvatore Leva, ritiene di dover intervenire nel merito alla seduta lampo del Consiglio comunale riunitosi in seconda convocazione. Credo che sia stigmatizzabile quanto si è verificato in una seduta lampo dove si è battuto il record di tutti i tempi che in meno di tre minuti è stata approvata la revoca della delibera della variazione ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato 2018-2020 per una spesa di euro 673.325,27 di cui alla sentenza del Tar 757/16 ed alla successiva ordinanza del maggio 2018 relativa ai debiti fuori bilancio derivanti da un esproprio di terreno ditta privata.

Questo grazie al voto dei cinque consiglieri di maggioranza presenti in aula che con il Sindaco hanno impedito alla minoranza di essere presenti in aula tra i banchi dell’opposizione arrivati pochi minuti in ritardo, mentre di solito danno inizio ai lavori con comodo facendosi aspettare. Un ripensamento in fretta e in furia che ha portato a convocare l’assise comunale e revocare, ancora più di velocemente, quanto approvato nel precedente consiglio dell’attuale maggioranza del governo locale senza confrontarsi in aula con l’opposizione. Sono mancati la democrazia partecipata e il confronto all’interno dell’aula consiliare, nonché il rispetto verso i cittadini perché sicuramente c’è molto da dire in merito. Ancora una volta questa maggioranza amministrativa ha dimostrato la sua fragilità ad affrontare i problemi all’interno dell’aula. Una politica che anziché affrontare i problemi della comunità taurianovese ed offrire soluzioni, li aggrava. Ne prendano atto gli amministratori locali del famigerato “cambiamento” sbandierato in campagna elettorale, ma ad oggi solo proclami.

Nel prendere atto che dei due supporti di questa amministrazione uno è già venuto meno e l’altro la tiene in bilico, si spera che non arrivino in soccorso altri aiuti, magari camuffati da fantomatici accordi politici – programmatici che continuerebbero a dare ossigeno a questa amministrazione. Visti gli ultimi accadimenti, che hanno acclarato il già conclamato fallimento politico, sarebbe auspicabile che il sindaco si presentasse, questa volta attendendo i consiglieri, ed offrisse le sue doverose e dignitose dimissioni.