Controlli dei Carabinieri nel Reggino: arresti e denunce Gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto armi, munizioni e piante di canapa indiana
Due persone arrestate, cinque denunciate, armi e munizioni rivenute o oltre 1100 piante di canapa indiana estirpate. Questo il bilancio di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto dal Comando Gruppo Carabinieri di Locri ed effettuato tramite le Compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica. Nell’ultimo fine settimana numerose pattuglie dei Carabinieri sono state impegnate in un articolato servizio di controllo straordinario del territorio, che li ha visti impegnati in perquisizioni, posti di controllo, perlustrazioni e rastrellamenti anche nelle zone più impervie della giurisdizione.
In tale ambito:
i Carabinieri della Stazione di Ardore Marina hanno arrestato:
• CAPOGRECO Francesco, 53enne del posto, per detenzione abusiva di armi e ricettazione. Nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, i Carabinieri hanno rinvenuto un fucile provento di furto perpetrato nel 2015 in provincia di Bergamo, oltre 470 cartucce di vario calibro, 3.7 kg di polvere da sparo e altri parti di armi illegalmente detenute;
• DI DONNA Luca, 25enne del posto, destinatario di un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, dovendo lo stesso scontare una condanna a 7 mesi di reclusione per truffa;
i Carabinieri della Stazione di Platì hanno arrestato
• STRANGIO Rocco, 52enne di Cirella, per evasione. L’uomo, attualmente sottoposto alla detenzione domiciliare in forza di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Locri, è stato sorpreso in giro per le vie di quel centro senza essere in possesso di alcuna autorizzazione;
• POLLIFRONI Rocco, 76enne del posto, in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Lo stesso dovrà scontare una pena residua di 4 anni 5 mesi e 12 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso;
i Carabinieri della Stazione di Gioiosa Jonica hanno arrestato OPPEDISANO Giuseppe Domenico, 39enne del posto, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali presso la Corte d’Appello di Bologna, dovendo, lo stesso, scontare una condanna a 7 mesi e 15 giorni di reclusione per ricettazione in concorso;
i Carabinieri della Stazione di Siderno hanno arrestato SICILIANO Massimo, 47enne imprenditore del poso, in esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dovendo, lo stesso, scontare una pena residua di 4 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione per violazione di sigilli, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, truffa, trasferimento fraudolento di beni e possesso ingiustificato di valori.
Inoltre,
i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, assieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno rinvenuto, in C.da Vene di Ciminà, in area demaniale, due tubi in plastica occultati tra la fitta vegetazione all’interno dei quelli erano custoditi: una doppietta cal. 12 e una pistola cal. 9 con matricola punzonata, oltre 200 munizioni di vario calibro e tipo, un serbatoio per pistola monofilare maggiorato e 2 passamontagna;
i Carabinieri della Stazione di Platì, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno rinvenuto una piazzola adibita a coltivazione di canapa indiana, per un totale di oltre 1.100 piante di cannabis indica, di altezza compresa tra 1 e 2 metri, già con le infiorescenze, occultata tra la fitta vegetazione, precedentemente individuata anche a seguito attività di osservazione effettuata dai Carabinieri Elicotteristi;
i Carabinieri della Stazione di Ardore Marina hanno denunciato C.D., 53enne del posto, per omessa custodia di armi. I Carabinieri, nel corso di un controllo, hanno accertato che le armi e le munizioni legalmente detenute, non erano custodite secondo i criteri stabiliti dalla legge;
i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Locri hanno denunciato S.B., 48enne di Bovalino, per furto di energia elettrica. Nel corso di un controllo presso l’esercizio commerciale di proprietà delle medesima, è stato riscontrata la manomissione del contatore dell’Enel al fine di eludere i reali consumi di corrente.