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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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“Serve un piano straordinario per la viabilità” E' quanto afferma il delegato dell’Udc per la Città Metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Occhipinti

“Serve un piano straordinario per la viabilità” E' quanto afferma il delegato dell’Udc per la Città Metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Occhipinti
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«Le condizioni della viabilità a Reggio e nella sua Provincia, oltre a costituire un insulto per una Città che dovrebbe essere Metropolitana, costituiscono un serio pericolo per l’incolumità pubblica, oltre a vanificare del tutto il diritto alla mobilità dei cittadini».

Il delegato dell’Udc per la Città Metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Occhipinti denuncia quanto messo ancora più in risalto dopo l’estate e l’arrivo delle piogge.

«Come ogni anno le prime piogge – spiega il delegato dell’Udc- hanno messo in crisi il sistema della mobilità reggina e della Provincia. Soltanto per citare uno degli ultimi casi: la strada che unisce Cosoleto e Sinopoli è chiusa per frane e gli autobus delle Ferrovie della Calabria devono percorrere la strada alternativa che va da Castellace a San Procopio allungando di diversi chilometri e recando non pochi disagi agli abitanti del luogo. Ma tutte le strade da e per Gioia Tauro sono al limite della praticabilità: infangate, piene di buche e detriti. E’ evidente che non si può attribuire questo sfacelo  esclusivamente agli eventi metereologici, per quanto abbondanti. Le strade sono ridotte a un colabrodo perché le Amministrazioni competenti, quella della Città Metropolitana targata Giuseppe Falcomatà in primis, non svolgono il proprio dovere e non effettuano neanche l’ordinaria manutenzione. Per rendersene conto basta soltanto guardare allo strado in cui versano tombini e cunette».

«Serve immediatamente un piano straordinario per il ripristino delle condizioni di scurezza per la rete stradale della Provincia. La Città Metropolitana e i Comuni facciano squadra per la programmazione e la realizzazione degli interventi, prima che la nostra Comunità sia costretta a piangere nuovi morti» .