Aggredì una donna per rapinarla: torna in libertà Pena sospesa dopo la condanna ad un anno e dieci mesi di carcere per l'imputata
In primo grado la difesa dell’imputata rappresentata dall’avvocato Pasquale Naccarato, contro una richiesta di cinque anni di reclusione da parte dell’accusa, argomentando motivazioni e fatti inerenti l’accaduto, con particolare riferimento al momento dell’aggressione, aveva ottenuto dal giudice monocratico una condanna con alla base una valutazione che andava oltre la richiesta severa della condanna di cinque anni. La romena in ogni caso, condannata a due anni e sei mesi, finisce in carcere, a Castrovillari. Pronto l’appello, la difesa ha argomentato i fatti inerenti la rapina e l’aggressione e la responsabilità dell’imputata, trovando accoglimento da parte del giudice che ha rideterminato la pena in un anno e dieci mesi. Pena sospesa, naturalmente, e la 37enne di origini romene, nella giornata di oggi ha potuto lasciare la struttura penitenziaria di Castrovillari
I FATTI – L’11 novembre del 2017 i militari dell’Arma della compagnia cittadina intervennero in flagranza di reato nei confronti di una romena, 37enne, nullafacente e senza fissa dimora che secondo gli accertamenti dei carabinieri, aggredì una donna per rapinarla dei soldi. Tutto avvenne poco prima delle 12.30, quando la romena entrò presso l’ufficio postale di via Luigi Fera di Cosenza avvicinandosi alla vittima, una donna 40enne, per poi sottrarle la carta “postamat” mentre era intenta a prelevare presso lo sportello automatico. Immediatamente la vittima reagì disperatamente per trattenere il malfattore è finì a terra dopo essere stata spinta violentemente, questo il racconto della vittima. L’immediato intervento dei Carabinieri della Radiomobile, nel frattempo allertati tramite 112, consentì di bloccare la rapinatrice mentre era intenta a guadagnarsi la fuga facendosi spazio tra la gente nel frattempo accorsa. La vittima, fu soccorsa da personale sanitario del 118. La cittadina rumena fu accompagnata presso gli uffici della Stazione Carabinieri dove, sottoposta a perquisizione personale, fu trovata in possesso della carta “postamat” restituita alla legittima proprietaria.