Lsu-Lpu, sindaco Amendolara rassegnerà le dimissioni Le parole di Antonello Ciminelli: "Attesa snervante per i lavoratori"
Il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, non ci sta a sottoporre i Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità a questa attesa snervante, «alimentata da un inconcepibile silenzio dei deputati calabresi del Movimento Cinque Stelle», che rischia di far perdere loro la serenità anche in vista del periodo natalizio e soprattutto per ciò che concerne il loro futuro occupazionale. Ecco perché, il primo cittadino del “Paese delle mandorle e della Secca”, ha convocato una nuova manifestazione popolare, sempre sulla Ss 106 nei pressi dell’ex hotel Grillo, alla Marina di Amendolara, alle ore 10. E questa volta, prima di scendere in strada, il sindaco Ciminelli rassegnerà le proprie dimissioni al segretario comunale, Nicola Di Leo, invitando – per mezzo di una lettera inviata stamattina ai colleghi dell’Alto Jonio, di Castrovillari, di Lungro, di Frascineto e alle sigle sindacali – tutti i sindaci calabresi a fare la stessa cosa. «In questo modo – dice Ciminelli – parteciperò alla manifestazione da semplice cittadino e lavoratore al fianco dei lavoratori. Dato che come sindaco, lo Stato mi rende impotente di tutelare il diritto al lavoro di queste persone».
Intanto la manifestazione di domani (11 dicembre) sotto il Parlamento a Roma che era stata indetta da Cgil-Cisl-Uil, e a cui il Comune di Amendolara aveva dato l’adesione predisponendo anche un autobus per accompagnare i lavoratori e gli amministratori comunali nella Capitale, con molta probabilità non si terrà più. «Perché i sindacati non inducono la programmata manifestazione a Roma? – commenta il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli -. Perché non incalzano con maggiore piglio i deputati e i senatori calabresi sulla questione Lsu-Lpu. Perché – continua – stanno gestendo da soli la vertenza lasciando da parte la politica calabrese (presidente della Regione, della Provincia, sindaci e consiglieri comunali)». E ancora, Ciminelli si chiede e chiede a loro come mai si cerca di fossilizzare la protesta soltanto a livello locale, arrecando enormi disagi ai comuni che non riescono a garantire appieno i servizi ai cittadini visti i presidi dei lavoratori davanti ai municipi, e non la si sposta nella Capitale dove avrebbe più visibilità? Il sindaco chiama ancora una volta alle proprie responsabilità i vice-premier Salvini e Di Maio, esortandoli a «rinviare di qualche giorno la discussione sul Reddito di Cittadinanza e sulle Pensioni quota 100, per reperire le risorse necessarie utili ai lavoratori calabresi».