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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 15 GENNAIO 2025

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Melito, pericoloso degrado del muro di sostegno lato mare della stazione ferroviaria E' quanto denuncia Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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Scrivo nella qualità di Referente unico dell’A.N.CA.DI.C, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre e la viabilità, e responsabile del comitato torrente Oliveto, per chiedere alle competenti Istituzioni  di voler disporre un urgente intervento a tutela della incolumità pubblica, minacciata dall’elevato rischio determinato dal forte stato di degrado del muro di sostegno, lato mare della stazione ferroviaria di Melito di Porto Salvo, lungo circa un chilometro e altro circa 5/6 metri, ricadente sul demanio marittimo, che presenta per tutta la sua lunghezza condizioni di degrado e pericolo imminente per la pubblica incolumità determinato dalle notevoli  porzioni di cemento ammalorate in gran parte crollate e altre pronte a staccarsi. Appare possibile, se non probabile, il crollo delle infrastrutture ferroviarie presenti nell’area sovrastante (ringhiera metallica, pali illuminazione e quant’altro).

I processi di infiltrazione dell’acqua, di ossidazione e corrosione delle armature hanno portato all’espulsione del copriferro ed alla riduzione della sezione resistente delle barre stesse in alcuni punti della struttura muraria. Questi fenomeni hanno comportato la riduzione della sezione resistente delle barre, riduzione che in alcuni punti ha portato alla rottura della barra stessa ed al suo distacco dalla parete. A ciò si aggiunge che le barre di armatura in alcune sezioni, pur mantenendo la loro continuità, si sono distaccate dalla parete non collaborando con il calcestruzzo e comportandosi come una “corda molle” a rischio di fenomeni di instabilità, riducendo così il proprio ruolo di confinamento del calcestruzzo. Tale condizione rappresenta una situazione di pericolo non soltanto in termini di resistenza del muro, ma anche per i passanti che potrebbero urtare i ferri sporgenti o subire la caduta del copriferro distaccato dalla parete, ma ancora presente. Pericolosi ferri sporgenti fuoriescono anche dalla spiaggia.

Si riscontra altresì che il sottopassaggio pedonale che dalla stazione ferroviaria conduce sulla spiaggia è interessato da infiltrazioni e gocciaolamenti di acqua dalla soletta, sicuramente dovute alla mancata impermeabilizzazione. Evidenti fenomeni di degrado e di disgregazione anche nell’altro sottopasso pedonale situato lato Nord. Al riguardo giova ricordare che le infiltrazioni di acqua possono determinare grave danni alla struttura, se non l’hanno già fatto, che potrebbero portare all’improvviso cedimento delle parti ammalorate, si tenga anche contro delle vibrazioni prodotte dai treni.

Una notevole porzione di muro lato Sud è stata demolita dalle mareggiate di scirocco e nell’area crollata sono stati posizionate dei massi a protezione della proprietà, ma sono stati collocati anche nel retrostante  muro che provocano una spinta che potrebbe portare al crollo di una parte dello stesso.

Pur tenendo conto della complessità dell’intervento di consolidamento della struttura muraria, corre l’obbligo di evidenziare che non è stato eseguito un intervento urgente per rimuovere il pericolo incombente sulla collettività che si è materializzato e continua a materializzarsi con il distacco di ampie  porzioni di cemento, pertanto si chiede un urgente intervento a tal fine e che si voglia predisporre, se ancora non provveduto, progettazione per reperire i necessari finanziamenti per il consolidamento dell’opera e in caso fosse stata questa già avviata a voler accelerare i tempi per i finanziamenti degli interventi.

 

Vincenzo CREA, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”