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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 GENNAIO 2025

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Istituto “Gemelli Careri”, la storia infinita avrà un lieto fine se ritornasse a Taurianova? Se c’è qualcuno batta un colpo, altrimenti fate come volete, tanto è uguale

Istituto “Gemelli Careri”, la storia infinita avrà un lieto fine se ritornasse a Taurianova? Se c’è qualcuno batta un colpo, altrimenti fate come volete, tanto è uguale
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L’annosa questione dell’Istituto scolastico “Gemelli Careri” di Taurianova (perché Francesco Gemelli Careri era di Taurianova e non di Oppido Mamertina), sembra ancora tenere banco, tra i mormorii politici (di facciata). Nei social, tra ruggiti di pecore, leoni belanti e lanci di “petardi” per poi perdersi nel buio, l’indifferenza (ovvero la “strafottenza”), regna sovrana. Agli alberi cadono le foglie e nessuno le raccoglie, mentre il tempo passa tra occhi arrossati a testa in giù per la nuova tendenza degli “smartphone boys” insieme all’avvento triennale dei “nuovi mostri” e i “Marchese del Grillo” dal provincialismo acuto.
Eppure, voltandosi indietro, nel passato della memoria, come condizione indispensabile e nemica finanche dei “saltatori di quaglia” come dei moralisti del nuovo ordine degli avanguardisti scalzi. Nel 2016 il “Gemelli Careri” veniva accorpato al plesso di Oppido Mamertina, con un decreto dell’Ufficio scolastico regionale, poi il Comune di Taurianova fece ricorso al Tar (con la Provincia che si costituisce perché superati i termini e l’Usr che è inammissibile, irricevibile e infondato), ma ahimè, fu rigettato. Il Consiglio Provinciale dell’epoca era guidato dal centrodestra (Raffa era il presidente della Giunta, con un assessore ed ex sindaco di Taurianova come Biasi), aveva deliberato che la sede dirigenziale venisse spostata a Oppido (deliberazione n. 4 del 29 gennaio 2015, richiamata dalla delibera n. 40 del 2015 della Giunta Regionale anno 2015/2016). Un edificio imponente ed efficiente situato in una località centrale della Piana come Taurianova, defraudato dalla sua reggenza (assurdo e inimmaginabile e dove la politica locale, anzi tutta, morì come l’asino di Buridano). Arriviamo al 2017, nel “piano di dimensionamento” fatto dalla Città Metropolitana per l’A.S. 2018/2019 con la sede legale che dovrebbe ritornare. Un susseguirsi di polemiche, prima l’assessore del Comune di Oppido, Elisabetta Scerra che scrivendo una lunga e dura missiva parla di “merce di scambio”, poi c’è il Sindaco Giannetta (che vuole bene al proprio paese perché Giannetta è un sindaco che vuole bene alla sua città), ricorre al Tar contro questo provvedimento. Mentre dall’altra “parte” si festeggia per questo risultato, tant’è che nel dicembre del 2017 il Pd di Taurianova scrive, “Si è conclusa con un lieto fine per la comunità di Taurianova (…), e che ci ha visti in prima linea (? Ndr). La soddisfazione è ancor più grande se si pensa al grande lavoro portato avanti dalla sinergia politica tra l’Amministrazione di Taurianova, la Città Metropolitana e gli esponenti regionali del Partito Democratico”. E ora viene il bello, “Quanto accaduto (…), dimostra ancora una volta, caso mai ce ne fosse bisogno, la lungimiranza politica nell’essere riusciti a raggiungere un traguardo strategico fondamentale con la elezione del sindaco Fabio Scionti in seno al Consiglio Metropolitano (e qui ci vuole un “azzo” a bocca piena ndr) e di come sia importante avere una voce autorevole e apprezzata (e un altro stra-azzo ndr)”.
Nel febbraio del 2018 la sede legale passa a Taurianova, ma nemmeno il tempo di festeggiare che il 31 luglio con la sentenza del Tar di Reggio Calabria n. 477/2018, come una mannaia per il ricorso del sindaco Giannetta, si ritorna nuovamente a Oppido, e dove tuttora è stabilmente insediata. Un’emozione da poco, come una “sveltina”. Ma quella sentenza poteva essere impugnata, se entro i 60 giorni dalla notifica, quindi entro ottobre/novembre, ora, siccome chiedendo a molti tra “gnorri” e “omertosi da bar”, nessuno ha saputo dirmi nulla, e visto che son dovuto andare in esterna a chiedere, ho potuto constatare che non c’è traccia del ricorso al Consiglio di Stato. Osservando altri contesti, sembra che ci sia un’allergia al CdS e per ciò, lo chiedo pubblicamente, c’è o non c’è? Io credo di no (ma non vorrei vergognarmi a non credere). Arrivando a oggi con il dubbio amletico, c’è la delibera del Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, la n. 86 del 13/12/2018 con oggetto, “Piano di razionalizzazione della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa. Anno scolastico 2019/2020”, tra gli assenti chi c’è? La “scelta lungimirante” Fabio Scionti, sindaco di Taurianova (però c’è Giannetta, sindaco di Oppido Mamertina). Quella delibera è accompagnata da una serie di relazioni che vengono approvati compreso “l’Ambito 3”, dove c’è il “Gemelli Careri” che rimane stabilmente a Oppido. Viene così approvato il “Piano” dove c’è da dire a onor del vero, a pagina 13 nella colonna n. 45 con prot. 124680 del 15/10/2018 contiene la “proposta di razionalizzazione” del Comune di Taurianova con Delibera G.C. n. 150 del 28/09/2018 in cui si chiede la «Restituzione al “Gemelli Careri” la sede della dirigenza con annessa attività amministrativa» a Taurianova. Lo strano particolare, nelle 46 proposte delle scuole di secondo grado è che nella casella degli esiti di recepimento dell’istruttoria, quello riguardante Taurianova è vuoto! Sarà perché c’è una sentenza del Tar esecutiva in merito alla sede legale, oppure c’è qualcos’altro? Non si sa, non viene specificato se non in maniera generale nella delibera (86/2018) in cui si parla di “atti deliberativi che alcuni Enti interessati hanno ritenuto opportuno impugnare le stesse davanti al Giudice (…)”, è il caso di Taurianova oppure dobbiamo, come davvero penso, metterci definitivamente una pietra sopra e accettare la sconfitta a favore di Oppido Mamertina?
Alla prossima, con l’altra questione “eterna” dell’auditorium “Macrì-Terranova” che il non s’ha da fare (manzoniano e per la serie, ma sì, facciamoci del male!).
Don Chisciotte senza Mancia
(GiLar)

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