Calabria, 15 magistrati indagati idalla Procura di Salerno Al centro dell'inchiesta, episodi di favoreggiamento a beneficio di indagati e rivelazione di segreto d'ufficio ma anche la manipolazione di atti
CATANZARO – Quindici magistrati in servizio in Calabria, con diversi incarichi, sono indagati dalla procura di Salerno. Secondo quanto riporta stamane “Il Fatto quotidiano”, i reati contestati a vario titolo sono diversi, fra cui il favoreggiamento mafioso, la corruzione semplice e in atti giudiziari, l’abuso d’ufficio.
Il relativo fascicolo sarebbe stato aperto dopo che la procura distrettuale di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, nel luglio scorso ha trasmesso gli atti per competenza ai magistrati della città campana. Gli uffici coinvolti sarebbero quelli del capoluogo calabrese, di Cosenza e di Crotone.
Secondo quanto riportato nell’articolo, tra gli indagati figurano il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, e il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto.
Al centro dell’inchiesta, episodi di favoreggiamento a beneficio di indagati e rivelazione di segreto d’ufficio in relazione a operazioni di polizia, ma anche la manipolazione di atti relativi ad indagini. Al momento non risultano, comunque, provvedimenti a carico dei magistrati coinvolti.
Secondo le ipotesi accusatorie tutte, da verificare, scrive ancora il Fatto Quotidiano, Spagnuolo avrebbe favorito un indagato in cambio del suo silenzio sul fratello, Ippolito Spagnuolo, medico psichiatra, mentre il procuratore aggiunto catanzarese Luberto sarebbe accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e abuso per avere riferito notizie su un’operazione all’ex vicepresidente della Regione Calabria, Nicola Adamo. Un fascicolo riguarderebbe anche il procuratore di Castrovillari, Facciolla accusato di abuso d’ufficio perché chiamato in causa da un maresciallo dei cc Forestale che, con il suo presunto avallo, avrebbe manipolato atti di indagine.
Nessuna dichiarazione dagli uffici della procura di Catanzaro e da quelli di Cosenza, mentre sull’inchiesta è intervenuto l’avvocato Antonio Zecca, legale del procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che all’AGI ha detto: «A Salerno, per quanto riguarda la posizione del procuratore Facciolla, è in corso un approfondimento su temi amministrativi e organizzativi della procura di Castrovillari. Soltanto questo».
«Ho letto l’articolo che riguarda un grappolo di magistrati calabresi per reati associativi o per collusioni con reati associativi – dice l’avvocato – ma assolutamente nulla ha a che vedere l’indagine che riguarda Eugenio Facciolla con questi temi. Il dottor Facciolla ha già ampiamente chiarito il suo ruolo e il suo comportamento ma, ripeto, sotto l’aspetto amministrativo ed organizzativo dell’ufficio. E’ a dir poco sorprendente che ci sia una fuga di notizie su questi temi – conclude l’avvocato Zecca – mi sembra un vero e proprio salto nel passato, quando negli anni Novanta le informazioni di