Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Legge barriere architettoniche, parla Cinzia Nava "La Crpo è contenta che la proposta sia stata accolta con favore dal Consiglio regionale"

Legge barriere architettoniche, parla Cinzia Nava "La Crpo è contenta che la proposta sia stata accolta con favore dal Consiglio regionale"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“Sono orgogliosa come presidente della CRPO Calabria dell’impegno profuso dalla Commissione nella sua interezza per la tutela dei diritti umani. Numerose sono le azioni messe in campo in questi due anni e mezzo di insediamento a favore dei diritti negati e di sensibilizzazione al rispetto. Inoltre, vorrei porre l’accento su due proposte di legge che saranno sottoposte all’esame dell’Assemblea legislativa: una a favore delle persone con disabilità, l’altra delle vittime di violenza”. E’ quanto afferma Cinzia Nava che prosegue: “La prima è una proposta di modifica alla legge regionale n.8/98 e riguarda l’eliminazione delle barriere architettoniche negli uffici pubblici. La seconda, è una modifica alla legge nazionale 4/2018 sul sostegno economico a favore dei figli delle vittime di violenza, con l’integrazione dell’articolo 6 e la previsione di una categoria preferenziale per le vittime di violenza nei concorsi pubblici. La prima proposta, proprio in questi giorni, è stata depositata per essere sottoposta a valutazione delle Commissioni quarta e seconda del Consiglio”. Continua Cinzia Nava: “La CRPO Calabria ha deciso di analizzare la legge regionale n.8/98 per rilevarne le criticità ed anche gli elementi positivi, su invito del Presidente del Consiglio Nicola Irto, in quanto convinta che impedire l’accesso negli uffici pubblici alle persone con disabilità sia una violazione dei diritti umani ed un rafforzamento della disuguaglianza a scapito della necessaria parità, tra le persone con disabilità e non. La barriera architettonica può essere una scala, un gradino, una rampa troppo ripida. Qualunque elemento architettonico può trasformarsi in barriera architettonica e l’accessibilità dipende sempre dalle caratteristiche personali della singola persona. Per limitare al massimo il criterio di soggettività, sono state sancite e stabilite regole comuni”.

“La nostra Regione – prosegue la presidente- era dotata di una legge, anche buona, ma datata e quindi doveva essere rapportata ai giorni nostri, anche osservando l’evolversi dei cambiamenti tecnologici. E’ per questo che abbiamo voluto sottoporla a revisione, sperando che una nuova formulazione possa agevolare tutte le forme di disabilità perchè la cosa migliore è la personalizzazione dell’intervento di superamento della barriera. Anche perché, in Italia. esistono alcune leggi che garantiscono il diritto all’accessibilità in questi luoghi. Sono norme tecniche molto precise, vincolanti. Ma, come già accennato, purtroppo non sempre vengono applicate”.

Annuncia Cinzia Nava: “Abbiamo previsto una specie di premio per i Comuni virtuosi che si adeguano, così come una penale per chi invece sceglie una via diversa. La CRPO Calabria ha voluto rendere visibile il mondo della disabilità, che spesso continua a rimanere nascosto agli occhi del nostro Paese, non trovando posto nelle priorità dell’agenda del governo e nella nuova manovra finanziaria, nonché nel dibattito pubblico sulle emergenze del Paese. Spesso si chiede il rispetto di questi diritti, puntando il dito sul lavoro negato, sulle discriminazioni e sull’assistenza insufficiente e sulle difficoltà di inclusione nella scuola pubblica per carenza di insegnanti di sostegno”.

Conclude la presidente: “La CRPO Calabria è veramente contenta che la proposta – frutto di un percorso di audizioni che hanno visto protagoniste le associazioni di disabili a rilevanza regionale ed anche diverse figure di professionisti- – sia stata accolta con favore dal Consiglio regionale e quindi, depositata per essere valutata. Per questo, si ringrazia tutto il Consiglio ed in particolare il Presidente Nicola Irto. Adesso attendiamo l’esito, sperando in una approvazione che sarebbe un contributo alla riduzione della discriminazione e verso l’uguaglianza tanto lottata”.