Cittanova dona alla comunità un’opera di Sisetta Zappone “Presenze Passate” per ricordare il bombardamento che colpì la città il 20 febbraio del 1943
Nell’anniversario del bombardamento che colpì la comunità di Cittanova il 20 febbraio del 1943, il Sindaco e l’Amministrazione del comune della Piana hanno deciso di donare alla cittadinanza un’opera d’arte di Sisetta Zappone, “Presenze Passate” questo il nome del monumento, per ricordare le 105 vittime di quell’evento. Dopo il ritratto bronzeo dedicato a Teresa Talotta Gullace, realizzato dallo scultore Giuseppe Guerrisi, l’opera del maestro Cesare Berlingeri installata all’ingresso del cinema “Gentile”, e il restauro del monumento di Alik Cavaliere nella Villa Comunale, “Presenze Passate” continua il percorso di recupero della memoria storica e civile che l’Amministrazione Comunale ha deciso di intraprendere attraverso i linguaggi dell’arte. L’opera verrà presentata alla cittadinanza il 20 febbraio in Piazza Caduti, dopo la cerimonia religiosa, alle ore 11.00, alla presenza delle autorità locali, i familiari delle vittime, critici e studiosi.
La storia
Più di cento morti, decine di feriti, una parte consistente del paese distrutta e gravemente danneggiata: il bombardamento alleato del 20 febbraio 1943 sprofonda l’intera comunità cittanovese nella violenza della guerra. Muoiono moltissime donne, numerosi bambini, ogni famiglia è toccata dal massacro.
Le tracce e i segni della ferita non spariscono neppure a distanza di decenni: il bombardamento è parte del racconto collettivo del paese e vive, ancora oggi, nel ricordo dei tanti anziani che lo vissero in prima persona.
L’artista
Per questo il Sindaco, Francesco Cosentino, ha deciso di rivolgersi a Sisetta Zappone, un’artista nata a Cittanova e cresciuta artisticamente e professionalmente fuori dalla Calabria: per rendere presente ai cittadini di oggi e di domani la traccia di quella ferita passata. Diplomata in Pittura all’Accademia delle Belle Arti di Firenze nel 2007, Sisetta si è specializzata in Tecniche Grafiche alla Fondazione il Bisonte. Nel 2012 si trasferisce a Londra dove ancora oggi insegna Tecniche Grafiche Sperimentali al Thames Side Print Studio.
Esposte in tante città dell’Europa, le opere di Sisetta si trovano, anche al Victora&Albert Meuseum of London e al Gabinetto Nazionale delle Stampe di Milano. Specializzata nella tecnica dell’incisione all’acquaforte, Sisetta ha sempre lavorato per l’incontro tra linguaggi, tecniche e materiali, fabbricandosi un proprio, peculiare, immaginario visivo, fatto di personaggi ancestrali, citazioni, archetipi, brandelli di storie radicate nell’inconscio umano.
L’opera
“Presenze Passate” è un’opera site-specific. Pensata e realizzata per un luogo unico: la piazza del comune di Cittanova dedicata ai caduti del bombardamento. Al centro della piazza, quattro figure di ferro inciso: due raccoglitrici di olive, una madre con il suo bambino, quella di un cane randagio e magrissimo – una sintesi del mondo contadino di allora – e la sagoma, in alto su tutti, di uno degli arei alleati che sganciarono una delle 23 bombe. Una scena di metallo, figure di ferro, in scala uno a uno, per ricordare a chi attraversa la piazza la durezza della deflagrazione e la persistenza dell’orrore. Sulla superficie di due delle figure, sono graffiati i nomi delle vittime – corpi nei corpi: li si può leggere toccandoli col dito, seguendo i solchi delle incisioni. “Presenze Passate” non lascia indifferenti. Chi attraversa la piazza è chiamato a fare i conti con i suoi personaggi e le storie che si portano addosso: deve sentirli, avvicinarsi, toccarli. C’è un obbligo all’empatia e alla prossimità che chiude il circuito della memoria e connette le vittime con la comunità odierna.
Una sfida tecnica
La realizzazione dell’opera è stata una sfida tecnica. Normalmente la creazione di calchi incisi, come sono le figure che compongono “Presenze Passate” è funzionale alla produzione delle stampe.In questo caso è il calco stesso a diventare opera. Per realizzarlo, Sisetta ha collaborato con maestranze cittanovesi. La digitalizzazione del disegno delle sagome dei personaggi è stata affidata a Massimo Chiappalone; le sagome sono state tagliate al plasma dalla MCM, lavorate e incise all’acquaforte. La satinatura dei metalli, la saldatura e l’installazione sono state realizzate da Daniele Raso. L’intero processo è stato seguito e documentato dalla giovane fotografa Federica Prestileo.