Proposta di legge per riordino organizzazione turistica Presentata dal consigliere regionale Orlandino Greco
Il turismo, per la nostra regione, é il settore strategico con maggiore potenzialità di crescita economica, grazie anche e soprattutto alla notevole estensione del patrimonio storico, artistico e culturale e alla molteplicità delle tradizioni e dei folclori, senza tener conto della gastronomia e di tutto ciò che il nostro territorio ha da offrire. Ma affinchè il turismo divenga “driver” di sviluppo economico, è necessaria una strategia regionale che agisca su più livelli e con una visione di sistema, che si ponga tra i principali obiettivi l’incremento dell’incoming e della permanenza media, la destagionalizzazione dei flussi e un turismo sostenibile.
Questi sono solo alcuni tra i principali obiettivi da perseguire per portare la Calabria ai più alti livelli di competizione. Il progetto di legge presentato, nei giorni scorsi, può costituire un primo passo per indirizzare questa evoluzione verso una competitività della nostra regione, che contribuisca ad uno sviluppo del settore e che consenta, agli addetti ai lavori, di operare efficacemente nel mercato globale del turismo. Il progetto, infatti, oltre ad accordare la nostra normativa di settore con le riforme introdotte a livello nazionale ed europeo, propone un approccio innovativo ai temi dello sviluppo, introducendo una efficace riforma dell’assetto organizzativo ed un arricchimento delle finalità da realizzare. Ad esempio, vengono rafforzate ed integrate le funzioni della Regione Calabria e definite quelle degli enti di area vasta (Province), delle Città Metropolitane e dei Comuni, tenendo altresì conto dell’evoluzione che, negli ultimi anni, ha profondamente modificato la normativa nazionale del settore, allineando principi e procedure alle nuove nozioni, rappresentando un chiaro e concreto riferimento per gli operatori. Si pensi alle profonde riforme introdotte dal cosiddetto “Codice del Turismo”, che, in primis, introduce una maggiore tutela del turista, quale utente finale di servizi.
Non solo, le nuove normative introducono profonde innovazioni anche in materia di agenzie di viaggio, direttori tecnici e relativi requisiti, di professioni turistiche, di albi professionali ed altro ancora. In conseguenza, su tale scia, il progetto di legge ridefinisce ed adegua il concetto di Impresa Turistica ed i contenuti tipici dell’attività stessa. Aggiorna la definizione di “agenzia di viaggio e turismo” ed allinea gli standard per le cauzioni richieste; ancora, riformula le caratteristiche, non ingannevoli, che le denominazioni sociali delle agenzie in questione devono possedere e rinnova l’obbligo, delle stesse, di dotarsi di copertura assicurativa. Infine, rivede i requisiti professionali dei direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo e introduce la semplificazione di alcune procedure amministrative concernenti l’attività. Tutto questo oltre ad una serie di altre novità introdotte nei vari disegni legislativi e nel recepimento di alcune direttive dell’Unione Europea, di cui dobbiamo tener conto, partendo, ad esempio, dall’istituzione dell’Agenzia Regionale della Calabria per il marketing turistico e territoriale, con lo specifico obiettivo di promuovere lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio regionale, attraverso la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico.
L’Agenzia fornirà una direzione chiara nella quale muoversi, coordinando tutti gli attori coinvolti, non potendo più, il turismo, essere vissuto come faccenda di esclusivo interesse degli addetti ai lavori. Inoltre, a sei anni di distanza dall’abolizione delle APT, l’Agenzia ne colmerà il vuoto e rappresenterà il punto di riferimento unico per le relazioni tra i territori e la Regione in materia di promozione turistica, operando anche come “incubatore di qualità”, supportando le best practice che arrivano dai territori e, in particolare, dai quei luoghi della Regione Calabria, che, ancora, hanno ampi margini di sviluppo e che non fanno parte, ad oggi, dei circuiti del turismo.
Ci sarà, poi, massima attenzione per la programmazione, per la promozione, attingendo al “Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo 2017 – 2022”. Così come dovranno essere tenuti in considerazione gli apporti più innovativi, come l’ecosistema digitale della cultura e del turismo per la gestione integrata dell’informazione, della promozione e dell’eventuale commercializzazione. La creazione di nuove competenze e professionalità in funzione dei nuovi fabbisogni della domanda e delle nuove esigenze legate alla valorizzazione ed all’integrazione della filiera turistica. Degno di nota, é, altresì, l’obiettivo di indurre una differenzazione dei carichi turistici, che consenta di accrescere lo sviluppo di destinazioni turistiche minori, attraverso la promozione delle realtà socio-culturali di ambiti territoriali e settoriali ancora poco conosciuti.
A tal fine, viene introdotta la figura del “Prodotto Turistico Omogeneo”. Per realizzare un’offerta turistica di qualità, i Comuni possono associarsi per tipologia di prodotto turistico, mediante la stipula di una convenzione. Più precisamente, per prodotto turistico omogeneo, s’intenderà l’insieme di beni e servizi di un territorio che compongono un’offerta in grado di rispondere alle esigenze di specifici segmenti della domanda turistica. Il nostro territorio, infatti, si presenta in gran parte organizzato in borghi e città di piccole dimensioni. L’implementazione, ad esempio, di itinerari culturali e paesaggistici di particolare rilievo, quali strade storiche, percorsi tematici o devozionali, permetterà di trarre il massimo rendimento dal territorio regionale ed al contempo costituirebbe una opportunità efficace per valorizzare le destinazioni turistiche e culturali note e meno note, nonchè un rapido sviluppo delle economie locali.