Insegnante ucciso e bruciato, padre e figlio a giudizio L'uomo venne freddato nel giugno del 2018 con un colpo d'arma da fuoco esploso al torace
Francesco Perfidio ed Ezio Perfidio, padre e figlio, di 59 e 35 anni, di Preitoni, frazione di Nicotera, saranno chiamati a giudizio immediato nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Stefano Piperno, il giovane ucciso a colpi d’arma da fuoco e poi bruciato in auto, il cui cadavere è stato ritrovato il giorno successivo, proprio nel Vibonese. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Giulio De Gregorio, in accoglimento di una richiesta del pm Filomena Aliberti. Francesco Perfidio è accusato di distruzione di cadavere, mentre Ezio Perfidio viene accusato anche di omicidio aggravato dai futili motivi. La vittima, di professione insegnante, avrebbe contratto con i due indagati dei debiti per delle cessioni di stupefacente. Prima dell’omicidio, secondo gli inquirenti, vi è stata una lite culminata poi con l’assassinio del giovane, freddato con un colpo d’arma da fuoco esploso al torace il 19 giugno 2018 in una campagna di Preitoni.