Taurianova, surroga consigliere a colpi di botta e risposta Gli ex consiglieri di maggioranza Morabito e Lazzaro replicano al sindaco Scionti
Riceviamo e pubblichiamo
Il Sindaco camaleontico continua a stupirci con effetti speciali, ed oggi si rivolge a noi chiedendoci di rivedere la nostra “posizione oltranzistica” in merito alla surroga del Consigliere dimissionario, lui che delle “posizioni oltranzistiche” potremmo dire che ne ha fatto una ragione di vita (politicamente parlando), sin da quando ci chiese (allora in quanto consiglieri di maggioranza) di approvare “senza se e senza ma” il bilancio 2016 preludio della voluta (da lui, con tanto di delega al bilancio) dichiarazione di dissesto finanziario del nostro Ente, essendosi ostinato a disattendere le chiare e ferme sollecitazioni della Corte dei Conti, con le gravi conseguenze che oggi iniziano a pesare sui cittadini e sull’economia locale.
In quei momenti il senso di responsabilità non lo ha accompagnato, risvegliandosi in lui soltanto oggi, in cui non trova più nessuno nella minoranza disposto a soccorrerlo nelle sue rocambolesche “operazioni politiche”. Paradossalmente, oggi, l’ing. Scionti ricorda gli oneri che conseguono a carico del Comune nel caso in cui venga nominato un Commissario che provveda alla surroga, forse dimenticando che ha per sua scelta lui stesso già provocato la nomina di ben due commissari ad acta, incaricati dal TAR per dare esecuzione ad atti dovuti, derivanti da sentenze passate in giudicato, con pregiudizio in danno non solo dei cittadini creditori dell’Ente ancora insoddisfatti, ma anche delle casse comunali gravate da costi ben più consistenti a carico dell’inadempiente Comune, irresponsabilmente ignorate dal Primo Cittadino di Taurianova.
Sappiamo bene che il Sindaco tiene molto alla sua immagine fuori Taurianova e vorrebbe far credere che il suo è un esempio virtuoso di buona politica, improntata al confronto, al dialogo ed alla condivisione, ma se fosse stato così non avrebbe perso quattro consiglieri di maggioranza, ed anche quelli conquistati dalla minoranza, nonché i numerosi fans, giovani e meno giovani, che lo avevano appoggiato e sostenuto confidando nel miraggio del cambiamento. Senza entrare nel merito, basta osservare le modalità in cui si svolgono le mattutine sedute del consiglio comunale per comprendere il “qualificato contesto politico” in cui siamo costretti a muoverci: tra il Sindaco, che appena prende la parola un consigliere di opposizione rivolgendosi a lui, si alza ed esce dall’aula, per rientrare solo ad intervento finito, ed il gioco dell’accensione e spegnimento dei microfoni attuato dal fedelissimo (oggi di Scionti, ieri di Biasi) presidente del Consiglio, che dirige a suo piacimento quello che dovrebbe essere un confronto democratico e dialettico per la gestione della cosa pubblica, ossia appartenente a tutti i cittadini, inserendo gli atti del consiglio come e quando gli pare (interpellanze, documenti, pareri dei revisori dei conti, rigetti della Corte dei Conti, etc. etc.).
Continua a non essere credibile il Sindaco nel richiamare, con la sua nota ai consiglieri di opposizione, l’importanza del Consiglio Comunale alla luce, ad esempio, del suo stesso atteggiamento a seguito delle dimissioni del vice-sindaco. Dimissioni che, infatti, sono state apprese da noi, consiglieri leggendone notizia su organi di informazione locale, ma mai comunicate formalmente al Consiglio Comunale in seduta, e nemmeno con trasmissione della lettera di dimissioni. Riguardo all’invito rivoltoci, assicuriamo che sarà nostra cura approfondire i vari profili che il Sindaco richiama alla nostra attenzione, auspicando che egli faccia altrettanto, magari rispolverando tutte le norme al cui rispetto lo abbiamo richiamato negli ultimi tre anni.
Gli ex consiglieri di maggioranza
Filippo Lazzaro e Maria Stella Morabito