Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Buone notizie per donna bruciata viva dall’ex marito L'operazione per ricostruire il volto e la pelle di Maria Antonietta Rositani ha avuto successo

Buone notizie per donna bruciata viva dall’ex marito L'operazione per ricostruire il volto e la pelle di Maria Antonietta Rositani ha avuto successo
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Reggio Calabria attende quotidianamente buone notizie sulla salute di Maria Antonietta Rositani, la 42enne bruciata viva a Reggio dall’ex marito Ciro Russo e nelle ultime ore finalmente si può tirare un sospiro di sollievo. “L’intervento ha avuto un esito positivo e la paziente sta bene, ha superato brillantemente la notte, è energica, attiva e reattiva”. Con queste parole il prof. Giuseppe Giudice, Direttore U.O.C di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva e Centro Grandi Ustionati del Policlinico di Bari, ha spiegato ai microfoni del programma di Rai Uno “Storie Italiane” il quadro clinico di Maria Antonietta. “È iniziata la fase ricostruttiva – ha proseguito il prof Giudice – e abbiamo Utilizzato una tecnica innovativa che prevede l’impiego di cellule staminali”.

Ad eseguire l’intervento è stato il dott. Giulio Maggio che, intervistato dall’inviata di Storie Italiane Roberta Spinelli, ha fornito dettagli sull’intervento eseguito. “La tecnica utilizzata su Maria Antonietta prevede una serie di approcci. Non possiamo sbilanciarci ma possiamo però dire che il primo step è stato eseguito. Le cellule staminali che sono autonome prese tramite liposuzione – ha proseguito Maggio- devono adesso attecchire e proliferare. Si creeranno successivamente piccole isole che confluiranno per poi creare la nuova pelle. Abbiamo utilizzato un sostituto epidermico per costruire il volto in modo che possa accelerare il processo di guarigione. finalmente potrà rivedere i figli”.

Sulla fase riabilitativa e le tempistiche i medici hanno risposto ai microfoni del programma di Eleonora Daniele che “i tempi sono variabili e dipenderà molto della paziente e da quanto le cellule staminali attecchiranno. Si deciderà giorno dopo giorno ma il prossimo intervento non avverrà prima di qualche settimana” anche se sia il prof Giudice che il dott. Maggio si sono dimostrati fiduciosi.