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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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(Ri)Salvate i Professionisti taurianovesi!!! (Ri)Prove pratiche di una continua mortificazione

(Ri)Salvate i Professionisti taurianovesi!!! (Ri)Prove pratiche di una continua mortificazione
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Uno dei più grandi letterati del novecento, Premio Nobel per la letteratura (e anche Premio Oscar), G. B. Shaw (un non “Percegrido”), disse che “Uno è tanto più rispettabile quante più sono le cose di cui si vergogna”. Essendo un ammiratore di Shaw, mi è venuta in mente questa frase dopo aver appreso della pubblicazione del bando avvocati del Comune di Taurianova con Determina n. 276/2019 a seguito di quell’atto di indirizzo (n. 7/2019) che la Giunta fece per far la procedura selettiva di quei quattro avvocati, due “Senior” e due “Junior”. Diciture quest’ultime stravaganti che non hanno precedenti né eguali in tutto il territorio nazionale né nessuna norma e Ordine le contiene, solo a Taurianova (Cambia) tutto è concesso.
Pensavamo che dopo aver scritto “a squarciagola” che tutto questo è ridicolo e al contempo mortificava i professionisti taurianovesi (oltre alla già mortificazione dei tecnici), ci fosse qualcosa di diverso, più accettabile. A nulla è servito. Nei fatti il periodo così definito “marchesato del grillo”, di umiltà e redenzione non ne vuole a che sapere. Avevo anche proposto di adottare le linee guida dell’Anac, ma a “Lui”, l’onnipotente eletto per intercessione dello Spirito Santo, altrimenti non si spiega perché non abbia un indirizzo politico che lo guidi, non gliene frega una beata min…cippa! E secondo me ha lo stesso sentimento di riluttanza anche di quel che è rimasto della sua coalizione consiliare. Fa quel che vuole, a lui è concesso.
Ecco perché ripropongo una “Lanterna” che trattava la casistica del 15 febbraio u.s., anche se volevo, contestualmente, trattare la vicenda della nuova assunzione dell’Istruttore direttivo contabile che viene “ricavato” dalla graduatoria di un’altra città, Rosarno. E quindi non avendo mai trattato argomenti al brodo di finocchio di timpa (come luci, fosse e bagattelle varie), né ho la presunzione di sostituirmi all’opposizione, cerco “criticamente” di dare un apporto riflessivo per la città, e consentitemi che, osservando la determina n. 1058 del 13.12.2018 e le motivazioni contenute in essa, qualcosa da dire ci sarebbe. Visto che un concorso poteva anche essere riproposto, “come prioprità”, ma la legge non vieta che una “priorità” non può essere ripetuta, e quindi evitare l’ultima determina, la n. 55 del 28.03.2019.
Oddio se Shaw non vi piace c’era pure Sant’Agostino (nemmeno lui “Percegrido) che disse, “E’ una cosa vergognosa non avere nulla di cui vergognarsi”. Sia fatta la volontà di Taurianova (S)Cambia!

Lanterna di Diogene del 15 febbraio 2019
“Seppur conscio che tutto quello che mi accingerò a scrivere finirà nell’oblio dell’indifferenza e sarà, come sempre, ignorato dall’attuale potere locale. Siccome considero la tutela della “lesa maestà” come condizione alla pari dei petali di un crisantemo, espongo quanto penso, in memoria est posita vivorum. Nella consapevolezza di sapere che il destinatario se ne “strafottem” di me, di tutti e farà quel che vorrà (tanto c’è chi glielo consente, nell’era dei “muti di zorro” e dei “Topo Gigio”).
Qualcuno disse, che la nostra vita comincia a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano, spero che questo silenzio non sia contagioso e che oltre l’indignazione, quasi sempre privata dentro le stanze chiuse a chiave o dietro le finestre abbassate di casa, diventi palese. Perché trattare sempre gli stessi argomenti, si rischia di passare per “stalker” delle minestre riscaldate. Ma visto che si tratta di argomenti seri e non di “brodo ai finocchi di timpa”, oso, quindi, penso che la politica così come i professionisti (quelli interessati che hanno bisogno di lavorare), dovrebbero quantomeno alzare un pochino il volume della voce perché è basso. Non si sente bene, visto che le “mortificazioni” di quest’ultimi sono sempre più evidenti.
In principio furono gli affidamenti professionali ai tecnici per la “vulnerabilità sismica” delle scuole, affidati tutti a professionisti forestieri, tranne due geologi di Taurianova, il resto è stato pura accoglienza dello “straniero”. Questi arrivano, lavorano, giustamente vengono pagati e i soldi li fanno girare tra Catania, Afragola, Pescara e Modena. Taurianova Cambia “leggendo”, ma la “Cumbia” la ballano gli altri (sic!). E solo l’ing. Ielo di Taurianova parla, anzi scrive!
Oggi ci sono gli affidamenti ai legali che già con un atto di indirizzo della G.C. n. 7 del 15/01/2019 si evince quali siano le volontà dell’attuale Amministrazione. Faccio una piccola premessa. È pur vero che in passato, utilizzando un termine poco ortodosso, si è fatta “carne di porco” con gli incarichi ai legali, c’erano parcelle che facevano rabbrividire e va altresì dato atto che l’ex sindaco Romeo, nel suo secondo mandato aveva un po’ ridimensionato la questione onorari, riducendoli significativamente e facendo risparmiare molti soldi all’Ente. Ora Scionti si ritrova con le casse vuote e in difficoltà per gli sperperi del passato, e su questo gli va il giusto riconoscimento per l’indirizzo, in linea di massima. Nel suddetto Atto di indirizzo in cui si demanda al responsabile preposto la redazione di un nuovo “avviso di selezione” per quattro avvocati, si legge una dicitura “stravagante” che solo Taurianova poteva avere. Il resto dell’Italia no, ma Taurianova sì, altrimenti che “città d’arte” sarebbe? “Senior” e “Junior”, preciso che non sono i nomi di due elefanti da circo, seppur il contesto lo consente. Ma sono i due termini associati ai quattro legali, “2 avvocati senior e 2 avvocati junior”. Non esiste nessun Albo o Ordine che li include, sono solo termini nati dentro l’accademia della crusca integrale sciontiana. Che dovrebbero essere “selezionati” per i prossimi tre anni a 15.000 euro annui per i “Senior” e 3.000 euro per i “Junior”. Gli attuali due (sempre forestieri, non sia mai Dio che siano dei nostri), sono in scadenza, ma hanno ricevuto un proroga di 60gg (Determina n. 90 del 01/02/2019 con un impegno di spesa di 8.754,72 euro), in attesa della selezione dei quattro (dell’ave Maria). Nei fatti l’Atto inizia con l’elogio ai due avvocati attuali per gli “ottimi risultati”, ma oramai, questi elogi per i “lavori sotterranei” sono diventati il motto sciontiano. E quindi, vista la “valutazione (…) di carattere positivo”, oltre al periodo in cui viene riportato nell’atto, “i legali senior dovranno essere previsti criteri di valutazione che tengano conto dell’esperienza professionale maturata nell’ultimo quinquennio con particolare riferimento al numero delle vertenze trattate (sia in rappresentanza di una P.A. che di privati nei confronti di una P.A.)”, non vorrei dirlo, ma sembra (dico sembra) che i “2 Senior” resteranno tali (e confermati), ma io non ci voglio credere. Quindi, “al fine di agevolare in parte lo svolgimento degli incarichi ai due legali che saranno selezionati (?), (…) è intendimento dell’Amministrazione selezionare due giovani avvocati la cui iscrizione all’albo avvocati dei rispettivi Fori di appartenenza sia nel massimo di anni 5, ai quali consentire di effettuare una esperienza professionale qualificante, formativa (…)”. Nelle “premesse”, il compenso annuo per ogni singolo professionista “senior” e “junior” incaricato dovrà essere fissato in € 15.000 e 3.000 “al netto di rimborso forfettario, I.V.A., C.P.A”, nella “delibera” invece si trasforma in “comprensivo di rimborso forfettario”, si metteranno d’accordo loro come al mercato della frutta. Ciò non riguarderà particolari “controversie che il Comune resterà libero di affidare alla cura di altri Avvocati, in relazione al grado di giudizio (…) complessità ed importanza delle stesse cause o per le ipotesi di incompatibilità (…)”.
Ogni Amministrazione è libera di stabilire i criteri di indirizzo che reputa più opportuni, ma invece di darli a quattro solamente, non sarebbe stato più opportuno allargare il numero degli avvocati (senza “senior”, “junior” e disparità economica), adottando che ne so, le Linee Guida Anac n. 12 del 24/10/2018? Che non starò qui a spiegarli, altrimenti diventa un pippone infinito, ma consiglio la lettura. Perché non credo che a Taurianova gli avvocati (così come gli ingegneri, architetti, geologi e altri professionisti), siano scarsi, incapaci e inferiori agli altri. E che gli avvocati locali, non sanno gestire questioni di vertenze tra tributi, Giudici di Pace e altre questioni che riguardano un Ente Locale. E c’è bisogno che arrivino da fuori per gestire i problemi della città? Esempio, non credo che ci fosse bisogno della zingara per dire che forse quel debito con i Zerbi, andasse appellato al Consiglio di Stato? Anche uno studente di Giurisprudenza al primo anno l’avrebbe consigliato. Le università quelle sono, così come i criteri abilitanti (e i praticantati), sono tutti uguali. Non è che quelli di fuori “ce l’hanno profumato” e i professionisti taurianovesi no. A meno che quest’Amministrazione non abbia una repellenza allergica per il professionismo locale, e quindi alzo le mani. Ma domani, a chi andrete a chiedere i voti?”