Porto Gioia, a Til 100% quote: firmato accordo preliminare Comunicazione congiunta di Contship Italia e Interminaux. Le reazioni della politica
Terminal Investment Ltd, società che controlla Interminaux srl, acquisirà il 50% delle azioni detenute da Contship Italia spa in Csm Italia Gate spa, la società che detiene il 100% di Medcenter Container Terminal spa che gestisce le attività container del porto di Gioia Tauro. Le due società hanno sottoscritto un accordo preliminare che consentirà a Til, che detiene già il 50%, il controllo del 100% del capitale azionario di CSM Italia Gate. “I termini dell’accordo – è detto nel comunicato delle due società – sono confidenziali e soggetti ad approvazione da parte delle autorità di regolazione. Contship Italia spa esprime sincera gratitudine a tutti i dipendenti, clienti, fornitori e partner di Mct, tra cui la stessa Til, per tutto il supporto dimostrato verso le attività a Gioia Tauro. Un terminal le cui operazioni furono avviate da Contship 24 anni fa”.
Partito Comunista (Coordinamento Reggio Calabria)
È appena stato annunciato l’accorto fra i soci di Mct che sancisce il passaggio totale del controllo della società, e quindi del porto di Gioia Tauro, nelle mani di Msc. Sebbene in molti gioiscono nel ricordare le promesse dell’imprenditore Aponte circa la volontà di non licenziare e riassorbire gli esuberi del 2017, la preoccupazione sul futuro dello scalo gioiese non deve scemare. Infatti l’accordo è stato varato fra due società commerciali nel rispetto dei reciproci interessi e, quindi, senza dover dare conto al Governo che, difatti, ha lasciato tutto nelle mani di Mct senza che questa, cambiando padrone, debba con esso rinegoziare qualcosa. Restano perciò prive di valore le promesse di investimento avanzate nei mesi scorsi da Msc presso il Ministero, mentre resta, quindi, alto il rischio che la nuova gestione di Mct possa giocare sullo stato di crisi della società per proporre nuovi licenziamenti o, quanto meno, una precarizzazione del lavoro e una politica di maggior flessibilità per i portuali. L’operato del Governo, protratto soprattutto dal ministro pentastellato Toninelli e dal sottosegretario leghista Rixi, altro non raffigura che la rappresentazione teatrale di un moderno Ponzio Pilato che, non avendo avuto il coraggio di affrontare la gravosa situazione del porto gioiese ritirando le concessioni demaniali per rilanciare lo scalo commerciale con un nuovo assetto industriale, ha rinunciato alle sue prerogative inerenti la gestione della cosa pubblica affidandola ad una risoluzione fra due soggetti di diritto privato ai quali ha fatto da spettatore plaudente. Il Partito Comunista, vigilando sugli sviluppi che seguiranno, invita i lavoratori a non abbassare la guardia e a continuare a difendere, con la stessa tenacia, il proprio posto di lavoro. Nello stesso tempo si auspica che lo Stato facci la propria parte completando, finalmente, i collegamenti ferroviari, già finanziati dal 2011, che sono stati la scusante per tagliare Gioia Tauro, porta d’ingresso naturale del continente e che potrebbe garantire su strada ferrata un trasporto merci veloce verso l’Europa senza bisogno di alcuna Tav, fuori dalla nuova “via della seta”, la quale non può assolutamente rappresentare il rilancio dell’economia italiana quando la merce circolante proviene da impianti industriali delocalizzati all’estero.
Filt Cgil-Cgil
Le parole del Ministro Toninelli sono parole di speranza per tutta l’area portuale di Gioia Tauro. Di certo l’accordo per l’acquisizione dell’Hub mette fine ad una diatriba tra MCT e MSC rispetto la gestione del terminal e dei traffici che di fatto ha registrato tensioni tra i lavoratori e preoccupazione per il futuro dello stesso scalo. Viste le ultime vicende e la volontà di acquisizione da parte di MSC delle quote di MCT, come Cgil e Filt Calabria e della Piana di Gioia Tauro riteniamo sia necessaria e non rinviabile la convocazione di un tavolo specifico di confronto con le parti sociali presso il Governo il quale dovrà fare da garante per tutta l’operazione, assicurando come più volte detto la piena occupazione con l’obiettivo di mantenere i diritti acquisiti ed economici dei lavoratori e delle loro famiglie conquistati negli anni. Chiediamo inoltre, al Ministro Toninelli di convocare al più presto un incontro con tutte le Istituzioni interessate per non commettere ancora una volta l’errore di concentrarci solo ed esclusivamente sul TRANSHIPMENT ma attivare contestualmente tutte le misure necessarie per rendere il porto polivalente assicurando le essenziali infrastrutture e investendo sulla logistica e l’intermodalità. Solo così potremmo vincere la scommessa puntando al concreto rilancio del porto di Gioia Tauro, alla produttività e al pieno sviluppo del lavoro e della legalità.