Taurianova mette “pepe” alla voglia di “selfie” L'applicazione "Numex", nata dall'idea di Bruno Parrone e Vincenzo Furci, è riuscita in poco tempo a ritagliarsi uno spazio nel mondo "social"
di Carmelo Nicotera
Taurianova mette “pepe” alla voglia di “selfie”. L’intuizione avuta da Bruno Parrone e Vincenzo Furci, ragazzi che vivono nel territorio che nel passato si divideva in Radicena e Jatrinoli, vogliosi di affrancarsi dall’idea che nella terra che sembra abbandonata da Dio e dagli uomini ci si debba negare a priori la possibilità di creare uno strumento in grado di emanciparsi dalla realtà in cui si vive e, di conseguenza, reprimere le idee utili alla creazione di un’opportunità di sviluppo che porta spesso ad essere Nemo propheta in patria, nel giro di poco tempo è riuscita a crearsi uno spazio “social” trasformando il momento ludico di una semplice foto nell’occasione di vincere premi ed avere la possibilità di favorire il processo di socializzazione in un’epoca nella quale il contatto diretto tra le persone sta risentendo dell’inevitabile vuoto di contenuti e legami derivante dall’ascesa impetuosa della comunicazione virtuale.
La necessità di far vedere la luce a quel sogno che era inizialmente rimasto confinato in un cassetto si è trasformata in un imperativo categorico d’azione che si è tradotto nella nascita dell’applicazione “Numex”, primo servizio social nato in Calabria in tale contesto, online dal gennaio 2019, la cui efficacia mediatica è certificata dai numeri dal momento che oltre settemila utenti delle varie province italiane, a distanza di pochi mesi dall’avvento dell’app sugli store Apple e Google Play, hanno scelto di autopremiarsi trasformando quel momento di sano egocentrismo che risponde nella modernità al nome di “selfie” nella possibilità di concorrere al raggiungimento di obiettivi che ricompensano la voglia di mettere in mostra la sfera dell’intimità nel rapporto con la fotocamera del proprio cellulare. Nella scelta non casuale del peperoncino, da cui prende forma proprio la denominazione dell’app social, come logo di un progetto che passo dopo passo ha preso forma per diventare solida realtà nel mondo tecnologico, risiede il senso d’appartenenza ed il rimando ad una delle tante peculiarità di Calabria che simboleggiano la volontà dei due ragazzi di Taurianova di esibire con una punta d’orgoglio le radici della loro essenza.
La grande community di “Numex”, che si avvale della preziosa e fattiva collaborazione di cinque ragazze che offrono le proprie competenze da Taurianova e, più in generale, dall’intera area della Piana di Gioia Tauro, a testimonianza dell’impegno che le giovani leve del territorio vogliono mettere in campo per far primeggiare gli aspetti positivi della Regione, dà la possibilità di sfidare gli amici a colpi di “like” e “megalike” da ottenere con l’utilizzo di foto e video nell’arena della “battle”, della “mission” a tema e della “multiplier area”, spazio, quest’ultimo, grazie ad un software professionale di targetizzazione utilizzato dal sistema di Parrone e Furci, che ricompensa gli utenti che si trovano in un determinato luogo in una fascia d’orario ben precisa con un surplus di “like” e “megalike”. Il risultato finale, che tiene conto dei dati delle persone che sono localizzate in Italia, si traduce periodicamente nella possibilità di ottenere dei premi reali. “Numex”, inoltre, è una dating app che calcola la percentuale di compatibilità ed offre alle persone che rivelano tra di loro una spiccata affinità la possibilità di avere un canale privilegiato quale strumento d’interazione per una conoscenza futura.
Quello che inizialmente era partito come un gioco, un modo per provare a rendere concreta un’idea per evitare il cruccio di non averci provato, adesso si sta trasformando, in virtù degli ottimi riscontri ottenuti da quando l’app è stata lanciata sul mercato, in un impegno quotidiano che, nella visione dei due ragazzi di Taurianova, puntando sull’organizzazione di eventi che vedono “Numex” in prima fila, deve dapprima radicare a livello nazionale questo marchio e, successivamente, creando una serie di accordi con altri settori dell’entertainment, esplorare altri orizzonti al di fuori dell’Italia. L’app di Parrone e Furci ha sì mosso solo da poco i primi passi ma già scalpita dalla voglia di diventare “grande”.
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