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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Gli Stati Uniti hanno un nuovo missile “intelligente”: “la bomba ninja” Spara lame e riuscirebbe a limitare i danni collaterali

Gli Stati Uniti hanno un nuovo missile “intelligente”: “la bomba ninja” Spara lame e riuscirebbe a limitare i danni collaterali
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Le forze armate americane ed in particolare la CIA, sarebbe in possesso di una nuova arma che viene usata per i raid: l’Hellfire RX9, un missile che non esplode, soprannominata la “Ninja Bomb” pieno di una mezza dozzina di lame affilate come rasoi progettate per tagliare a pezzi il nemico, senza provocare esplosioni ed in grado di eliminare un singolo bersaglio contenendo i danni collaterali al minimo. Ciò, almeno per quanto starebbero cercando di spiegare alla stampa americana fonti della CIA per giustificare la legittimità di questo tipo di raid. Uno dei principali problemi degli agguati condotti con droni – noti anche con altri acronimi, molti dei quali di derivazione anglosassone: oltre a RPA (Remotely piloted aircraft) possono essere indicati come UAV (Unmanned aerial vehicle), RPV (Remotely piloted vehicle), ROA (Remotely operated aircraft) o UVS (Unmanned vehicle system), ecc. – è, infatti, la preoccupante frequenza con la quale hanno causato migliaia di vittime civili nelle guerre degli Stati Uniti in Medio Oriente negli ultimi due decenni.

Ad evitare queste conseguenze, almeno nelle ufficiose intenzioni delle forze armate americane, ci penserebbe un’arma prodotta dalla Lockheed Martin che Ars Technica descrive come un missile progettato per abbattere i carri armati con gli elicotteri, ma che ora viene montato sui droni ed impiegato anche per uccidere bersagli chiave. Secondo il Wall Street Journal, la bomba del peso di 45 kg è stata utilizzata in almeno due occasioni: in Siria nel febbraio 2017 e nello Yemen nel gennaio 2019, con le forze armate che hanno riferito al giornale di aver adoperato l’arma “circa una mezza dozzina di volte. ​Ora sono emerse foto che pretendono di mostrare le conseguenze di un attacco che ha visto l’uso della bomba. Il giornalista Nick Waters ha pubblicato le foto di un attacco diretto contro l’ex vice di al-Qaeda, Abu Khayr al-Masri, che è stato ucciso in un misterioso attacco “senza esplosioni” sul suo veicolo a Idlib, in Siria, nel febbraio 2017. L’uso della R9X di coltelli e gravità gli conferisce il potenziale per essere notevolmente più preciso del missile Hellfire AGM-114 standard e delle sue varianti, le cui testate perforanti, airburst e frammentazione le rendono estremamente mortali e inclini a causare vittime civili, che le forze armate statunitensi solitamente chiamano “danno collaterale”.

“Una incudine che cade dal cielo“, hanno detto i funzionari della CIA al WSJ. Una cosa che fa tanto ACME e Looney Tunes. E se il peso non dovesse bastare, l’R9X rilascia pure sei letalissime lame a pochi secondi dall’impatto. “Bomba Ninja“, così è stata soprannominata. L’Hellfire R9X è stato progettato a partire dal 2011, e ora viene impiegato per eliminare con precisione bersagli individuali, specie quando questi sono nascosti in aree densamente popolate e i missili tradizionali rischierebbero di fare un disastro. Gli Stati Uniti hanno sganciato decine di migliaia di bombe e ucciso migliaia di civili nei quasi venti anni durante i quali hanno condotto campagne militari in tutto il mondo, e tra queste in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Siria, Somalia e Yemen uccidendo migliaia di persone in attacchi di droni e attacchi aerei tradizionali. All’inizio di quest’anno, il presidente Donald Trump ha revocato un ordine esecutivo che imponeva alla Casa Bianca di rendere pubblico il numero di civili uccisi in attacchi militari al di fuori dei paesi ufficialmente designati come zone di guerra dal Pentagono. Ed in ogni caso, al di là della legittimità di questi raid in territori di altri paesi e spesso diretti verso soggetti e obiettivi ritenuti unilateralmente colpevoli di crimini, spesso non meglio specificati, che è oggetto di giuste critiche non solo da chi è contrario ad ogni tipo di azione violenta, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è fantascienza pensare che vi siano bombe così “intelligenti” da riuscire a selezionare in maniera chirurgica e certa gli effettivi bersagli distinguendoli dagli innocenti. Chi commette, dunque, un crimine quando compie questi raid?