Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Assistenza domiciliare ai malati: bloccati i servizi Monta la protesta degli enti del terzo settore contro l'Asp di Reggio Calabria. Il commento della politica

Assistenza domiciliare ai malati: bloccati i servizi Monta la protesta degli enti del terzo settore contro l'Asp di Reggio Calabria. Il commento della politica
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

L’Azienda sanitaria Provinciale di Reggio Calabria non paga e quindi, secondo quando denunciato dagli enti del terzo settore che si occupano di assistenza domiciliare ai malati, sono stati interrotti tutti i servizi di assistenza mentre gli stessi enti sono entratti in stato di agitazione. A darne notizia sono i presidenti delle associazioni Domicare (Rossana Panarello), Macramè (Gianni Pensabene), Sadmat (Angela Caridi) e Vitasì (Vittoria Careri). «Con preoccupazione – è scritto in una nota – dobbiamo riscontrare che la drammatica condizione in cui versa l’Asp di Reggio Calabria si è ulteriormente aggravata dal totale vuoto di indirizzo nei confronti del comparto cure domiciliari sanitarie. Questa situazione ha immediate conseguenze su tanti cittadini in estremo caso di bisogno, abbandonati di fatto al loro destino. Tanti sono i casi che potremmo citare. Vogliamo ricordare che l’assistenza domiciliare sanitaria Adi rientra nei Lea, ovvero i Livelli essenziali di assistenza, e come servizi essenziali dovrebbero essere garantite sempre».

In particolare, «nei primi mesi di quest’anno l’Asp, sulla base della spesa storica degli ultimi anni, aveva impegnato la somma necessaria per lo svolgimento del servizio e, con una lettera del dr. Mesiti nella qualità di commissario facente funzioni, aveva autorizzato gli enti a proseguire il servizio. Il continuo cambio dei commissari ha creato però una situazione di vuoto amministrativo che ha messo in seria difficoltà gli enti che a fronte del servizio erogato, con infermieri, fisioterapisti e operatori professionali, non si sono visti riconosciute le spettanze per le prestazioni erogate. Da Gennaio ad oggi non è stato pagato nulla del servizio svolto. Rispetto alla situazione di incertezza che si stava determinando gli enti hanno tentato di interloquire con tutti i vertici aziendali che si sono succeduti – Scura, Mesiti e adesso i Commissari straordinari – attraverso lettere, appelli e continue richieste di incontro. A tali richieste non è mai stato dato alcun riscontro».

Una condizione che ha portato gli enti a chiedere «al Sindaco di Reggio Calabria, massima autorità responsabile della salute pubblica, di farsi carico di tale situazione nel corso di un incontro avvenuto il 10 di aprile, cui ha fatto seguito una missiva dello stesso Sindaco Metropolitano rivolta ai Commissari straordinari. Constatiamo con amarezza che ad oggi i commissari non hanno inteso rispondere neanche al Sindaco metropolitano. In assenza di qualsivoglia risposta in ordine alle numerose corrispondenze inviate ed alla carenza di qualsiasi cenno nel concordare un incontro urgente sulle cure domiciliari, l’Asp ci ha costretti, nostro malgrado (poiché non è stata completata la procedura), a interrompere il servizio con decorrenza 9 maggio, anche verso i casi più gravi che solo per sensibilità e diligenza fino ad oggi avevamo proseguito».

In conclusione i sodalizi hanno ribadito «il rammarico per questa forzata scelta poiché tanti utenti, tra anziani non autosufficienti, malati oncologici, giovani colpiti da malattie degenerative, non potranno più ricevere l’assistenza vedendosi negato nei fatti un sacrosanto diritto. Di fatto l’ASP si sta rifiutando di assistere gli utenti, oltre tremila in tutto il territorio provinciale, la cui stragrande maggioranza assistiti da enti del Terzo Settore. Gli enti proclamano, dunque, lo stato di agitazione, che sfocerà in forme di protesta pubblica con operatori e familiari di utenti dinnanzi alla sede dell’Asp, e con il massimo coinvolgimento di tutta la cittadinanza, gli organi di stampa e l’opinione pubblica sulla gravissima situazione delineata».

Senatore Marco Siclari, capogruppo di Forza Italia in Commissione Igiene e Sanità

“I dipendenti delle strutture psichiatriche della provincia di Reggio Calabria stanno in queste ore protestando per conoscere i tempi di pagamento delle spettanze stipendiali, che non ricevono da mesi. I commissari straordinari dell’ASP reggina hanno comunicato alla delegazione dei lavoratori che non conoscono i tempi per i pagamenti. Oggi i lavoratori incontreranno a Roma Cotticelli. L’ASP di Reggio Calabria ha interrotto i servizi di assistenza, con ciò lasciando privi di tutela i malati e gli anziani che ne godevano e orfani delle commesse gli enti del terzo settore che erogavano le prestazioni assistenziali. Ministro è chiaro che si tratta dell’ennesima prova che lo strumento commissariale non è in grado e non per colpa delle persone che ricoprono i ruoli di gestire l’emergenza sanitaria in Calabria, che è anche emergenza occupazione, salariale e sociale”. Il senatore Marco SICLARI capogruppo di Forza Italia in Commissione Igiene e Sanità, dopo aver espresso la sua felicità per gli emendamenti approvati al dl Calabria, e per lo sblocco del turnover da 11 mesi chiesto dallo stesso senatore denunciando le emergenze con documenti alla mano, non fa abbassare i riflettori sulle emergenze calabresi e torna a interrogare il ministro Grillo per comprendere “se il Governo sia a conoscenza delle situazioni sopra descritte e quali azioni intenda il Governo a tutela dei lavoratori del settore, del diritto alla Salute ad all’Assistenza in Calabria”.