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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Utilizzo minori in spaccio stupefacenti, nota di Marziale Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria: "I governi, dal nazionale ai regionali, si attivino immediatamente per avviare e sostenere campagne di informazione: la droga uccide"

Utilizzo minori in spaccio stupefacenti, nota di Marziale Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria: "I governi, dal nazionale ai regionali, si attivino immediatamente per avviare e sostenere campagne di informazione: la droga uccide"
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“Apprendo che dalle prime luci dell’alba, nelle province di Catanzaro, Reggio Calabria e Milano, oltre 200 Carabinieri della Compagnia di Soverato (Cz) e del Comando Provinciale di Catanzaro, stanno procedendo all’arresto di persone, in esecuzione di un fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, diretta dal Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. Tra i reati contestati vi sono quelli di associazione finalizzata al traffico quantitativamente ingente di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e con minorenni indotti a commettere il reato”. È quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.

“Sempre più giovanissimi e sempre più anagraficamente piccoli accedono facilmente al consumo di sostanze stupefacenti. Il fenomeno riguarda sempre più famiglie di ogni ceto e censo – continua il Garante – per cui non è possibile relegare l’operato degli inquirenti a notizia di cronaca senza che nulla accada. I governi, dal nazionale ai regionali, si attivino immediatamente per avviare e sostenere campagne di informazione a beneficio di genitori ed educatori, e di educazione per i ragazzi. La droga uccide e ciò si deve sapere, senza giustificazioni di sorta”.

“Mi rivolgo anche alle associazioni filantropiche, come Lions, Rotary, Kiwanis ed altri, affinché il loro operato non cessi di occuparsi di droga – conclude Marziale – e ringrazio gli inquirenti per l’incessante lavoro, così come sprono i medici di base a parlare con genitori e figli sui danni che le droghe cagionano. L’informazione deve essere capillare, deve coinvolgere tutti gli adulti di riferimento e a nessuno venga in mente di pensare che ai propri figli non possa accadere, perché purtroppo può accadere a chiunque ed in qualunque momento”.