Diritti lavoratori, Cgil a muso duro contro “Due Mari” Un no deciso verso il tentativo di far passare per una concessione i diritti dei lavoratori
Il subentro nella gestione commerciale di un marchio rispetto ad un altro non è cosa rara nel settore della grande distribuzione, succede con una certa frequenza, a volte forse inconsueta se non sospetta. Ma quello che sta avvenendo in riferimento al Gruppo Perri, all’interno del Centro Commerciale i Due Mari presenta diverse anomalie, ai lavoratori (la maggioranza) che hanno liberamente scelto di iscriversi con la CGIL, nello specifico con la categoria del settore commercio la FILCAMS, stanno arrivando strani messaggi e “sollecitazioni” da parte della proprietà a disdire l’iscrizione o a passare ad altre sigle, forse più compiacenti, al fine di vedersi riconosciuta la possibilità di transitare nel nuovo gruppo che si appresta a subentrare al Gruppo Perri.
Alla proprietà ricordiamo che la libera iscrizione al Sindacato è garantita dalla Costituzione e dallo Statuto dei Lavoratori, e che il transito dei lavoratori nella nuova gestione è un diritto previsto dalle procedure di cessione e non una concessione del gruppo cedente. Qualora si fosse in presenza di un tentativo di intimidazione dei lavoratori, è bene che si sappia che la CGIL non arretrerà di un millimetro sul piano della tutela dei diritti acquisiti e sulle spettanze finora a vario titolo maturate, nondimeno sulla salvaguardia della corretto transito dei lavoratori nel nuovo gruppo.
Rispetto alle tematiche più complessive che sta attraversando il settore del commercio la FILCAMS avvierà una campagna di assemblee negli insediamenti del territorio dell’Area Vasta CZ KR VV che confluiranno in un Attivo dei Lavoratori con l’obiettivo ambizioso ma deciso di costruire la Piazza delle Vertenze per dare visibilità pubblica e soluzione alle pressioni ed ai ricatti che spesso in silenzio si consumano sulle spalle dei lavoratori e per costruire insieme alla CGIL percorsi categoriali e confederali che vedano lavoro e diritti al centro della azione sindacale, che dovrà vedere il coinvolgimento e la chiamata a responsabilità sociale di tutti coloro che a vario titolo svolgono funzioni di governo a livello locale, regionale e nazionale.