Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Commercialista in odore di ‘ndrangheta, sequestro beni Confisca da due milioni di euro da parte della Guardia di Finanza

Commercialista in odore di ‘ndrangheta, sequestro beni Confisca da due milioni di euro da parte della Guardia di Finanza
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Confiscati dalla Guardia di Finanza di Pistoia, su disposizione del tribunale di Firenze, beni per circa 2 milioni di euro ad un commercialista ritenuto dagli investigatori in contatto con cosche della ‘ndrangheta, Ignazio Ferrante, 53 anni, originario di Reggio Calabria ma da tempo abitante nel Pistoiese. Militari del comando provinciale hanno eseguito un provvedimento di sequestro e contestuale confisca su 10 fabbricati, sei complessi aziendali, 83 effetti cambiari e un conto corrente per un valore complessivo di circa 1,9 mln di euro, tutti beni di Ferrante o a lui riconducibili. Il provvedimento è un seguito dell’inchiesta per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, estorsione, riciclaggio, usura, truffa che nel maggio 2018 portò la Gdf pistoiese, in collaborazione coi carabinieri, a eseguire due arresti in carcere (uno a carico dello stesso Ferrante) e 22 ai domiciliari. Secondo le Fiamme gialle Ferrante era a capo di un sodalizio criminale attivo a Pistoia dedito al riciclaggio di denaro sporco proveniente da illeciti connesse a reati come usura, bancarotta fraudolenta, esercizio abusivo del credito, e contro il patrimonio.

Le indagini hanno fatto emergere una fitta rete di attività commerciali, beni mobili ed immobili, ubicati nelle province di Pistoia e Firenze, intestati a prestanome. Un patrimonio, commentano gli investigatori, che non ha trovato adeguata giustificazione nei redditi ufficialmente percepiti né dal commercialista, né da parte degli intestatari. Il procuratore capo della Dda di Firenze Giuseppe Creazzo ha raccolto la proposta della Gdf di Pistoia per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale ai sensi della normativa antimafia e ne ha chiesto al tribunale l’adozione. Il tribunale ha poi stabilito la confisca dei beni mobili ed immobili nella disponibilità di Ferrante per l’ammontare complessivo di 1.894.078 euro. Ora, l’esecuzione della misura.