Il caso Valarioti, Rosarno 1980: così la ‘ndrangheta uccise un politico (onesto) e diventò padrona della Calabria. Un processo a metà (Fuori rotta). Giuseppe Valarioti viveva a Rosarno, in Calabria. Era un insegnante precario. Pensava che la politica e la cultura fossero strumenti per sconfiggere la ‘ndrangheta e offrire un’opportunità ai giovani del suo paese. È stato ucciso a trent’anni, la notte tra il 10 e l’11 giugno 1980, mentre usciva dalla cena con cui il Pci festeggiava la vittoria alle elezioni. È il primo omicidio politico in Calabria, quello che affossa il movimento anti ‘ndrangheta. È il battesimo di sangue della Santa, la nuova ‘ndrangheta, che cambia il destino della Calabria. Per sempre. Una vicenda giudiziaria lunga undici anni: testimonianze coraggiose e ritrattazioni repentine, un superpentito che parla e non viene creduto, interi faldoni smarriti e un omicidio senza giustizia.

Alla presentazione del libro, insieme all’autore Danilo Chirico, parteciperanno Aldo Alessio Sindaco di Gioia Tauro, Peppino Lavorato Ex-deputato, già sindaco di Rosarno; Celeste Logiacco Segretaria Generale Cgil Gioia Tauro; Giuseppe Valentino Segretario Generale Filcams-Cgil Calabria; Claudio Aloisio Presidente Confesercenti Reggio Calabria; Arturo Bova Presidente Commissione Regionale Antindrangheta; Samantha Caridi Segretaria Generale Filcams-Cgil Reggio Calabria; Valerio Romano Vice-Sindaco di Gioia Tauro, Luigi Veraldi Segretario Regionale Cgil Calabria; conclude i lavori Cristian Sesena Segretario Nazionale Filcams-Cgil. A quasi 40 anni dall’assassinio, la Filcams-Cgil Calabria, intende promuovere non solo l’iniziativa di memoria ma anche un progetto concreto ed un impegno che sarà illustrato nel corso della presentazione del libro.

Segreteria Regionale FILCAMS-CGIL Calabria