Domani a Taurianova, unico spettacolo in Calabria con Fabio Scionti e Tiberio Condello Alle 15 l’inaugurazione della via, è gradita la prenotazione per i selfie con Tiberio Condello. I biglietti per il parterre sono in vendita al Comune al primo piano, in fondo a sinistra
“Tu nettare ti rendi al mio dolore qualor ti penso e di te parlo o scrivo; il tuo ricordo il cuor domina e un ‘selfie’ mi avvolge in un fiume di dolore, chi mi mbattiu a mmia”, in quest’ultima parte della silloge, Tiberio Condello l’ha voluta dedicare ai (strani) personaggi mitologici che si aggirano per la strada che di lui porta il nome, come in una asfissiante mania compulsiva da selfie “celelucubrativo spanzato”. Tipica definizione dell’Ariosto, quelle delle spezie gastronomiche che trovate negli scaffali dei supermercati, cosa avevate capito?
Eppur domani alle 15, in pompa magna e acqua non potabile, ci sarà l’inaugurazione di ciò che in un qualsiasi paese è definita normalità, ma da noi è straordinarietà specie quando si costruiscono le fogne è un “oh che bello, madama la marchesa (o il marchese)”.
E pensare che mai nessuno in questo mondo e, che la memoria ricordi, sia è mai gasato, a pel di amplesso per un’opera così miracolosa. E litigano pure. Dove ognuno fa a pugni per i meriti: è mia, non è mia, non è tua, se ti dico che è mia, è mia! Un fiorino e due gassose.
La Via Tiberio Condello ha una lunga storia travagliata da conflitti e di polvere mangiata dagli abitanti in questi anni, tanti, troppo anni. Ma la storia è giusto proporla con la verità che le appartiene. Cavour della libertà ne fece un motto insieme allo Stato, dove l’essere libero consiste nella sovranità popolare. E dato che “La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi”, cercheremo come è di consueto animare di buoni propositi la verità senza introdurre alcuna tragedia, visto che di Sofocle non abbiamo bisogno né di tragediatori che di questi già ne combattiamo abbastanza nella nostra quotidianità di acclarata ignavia altrui.
“Il pennacchio che non mi hai dato tu, sai mio caro possiede una virtù. Il rancore e l’odio che ho per te, era quello che io ti do a te”. È partita la musica nella radiolina e mi sono un po’ perso a canticchiarla. E che stavo pensando agli insulti che ogni qualvolta si scrive su ApprodoNews, quando non sono di loro gradimento, accusandoci come un’erba e un unico fascio di faziosità. Ma si sa la vergona sta nel non rispetto dei principi etici che ahimè sono anch’essi a orologeria e mai pubbliche, ma negli angoli di paese. E noi agli “angoli” non possiamo rispondere, visto che lo spazio, il nostro, è concesso a tutti perché la libertà è quel valore in cui ognuno può dire la sua, compatibilmente con la propria coscienza e nessuno di noi è portavoce di parole e di idee se non delle proprie e, Prisencolinensinainciusol ol rait…
La Via Tiberio Condello è un’opera che si è potuta realizzare grazie ai finanziamenti ottenuti dall’ex sindaco Mimmo Romeo con un atto di indirizzo della sua giunta nel 2013, precisamente la n. 8 del 29 gennaio e finanziata da residui di mutui pluriennali pari a 361.838,62 euro. Quindi i soldi provengono da quell’atto di indirizzo. Nel settembre del 2013 la Cassa DD.PP. comunica che i soldi sarebbero stati 361.586,81 euro. I commissari intervenuti dopo lo scioglimento per mafia del Comune, cosa hanno fatto, nessuno ancora lo sa e tutto rimase fermo, ecco perché i commissari vanno scongiurati. Arriviamo all’avvento di Fabio Scionti nel 2016, anno bisestile, 29 febbraio, precisamente dopo tre mesi dal suo insediamento.
C’è un Consiglio Comunale che ha tra i punti all’ordine del giorno c’è l’approvazione del progetto preliminare della tanto sospirata Tiberio Condello, in quel consiglio (che ripubblichiamo il link sotto il pezzo e che potete aprire perché c’è tutta la cronaca), c’è la storia reale. Non quella delle fiabe e delle ipotesi o delle canne al vento. Il gruppo dell’opposizione formato dagli “Innamorati”, all’epoca formato da, Biasi, Perri, Scarfò, Caridi (sì, proprio lui) più Versace fresca fuoriuscita dalla maggioranza, abbandona l’aula per protesta contro la maggioranza. Una scelta politica legittima che hanno voluto porre in essere. E quindi, alleghiamo anche le foto della delibera del consiglio comunale, quella maggioranza ancora coesa ha votato con dieci voti favorevoli il progetto preliminare e sono: Sindaco, Siclari, Falleti, Gerace, Romeo, Morabito, Lazzaro, De Marco, Ascone e Forestieri. Deliberazione n.12/2016. Stop! Ergo, i meriti sono di questi dieci consiglieri. Stop. Poi la maggioranza si sfaldò con l’uscita di Morabito e Lazzaro. Il Consiglio Comunale con l’approvazione del preliminare aveva esaurito il proprio compito perché l’istruttoria era a cura degli uffici dell’Ente, ci sono anch’essi e rappresentano il motore amministrativo. Tant’è che il definitivo fu approvato con la delibera di G.C. n. 29 del 27/02/2017 e non era un anno bisestile. Il resto è storia nota tra inaugurazione lavori del sindaco e doppia inaugurazione con selfie da parte di altri fino ad arrivare a domani in cui ci sarà la cerimonia ufficiale alle 15 con taglio del nastro, coppe di champagne, ballerini di samba, tangheri di Prejtoni e paraculi di Cortina D’Ampezzo.
In sintesi Romeo ha trovato i soldi, Scionti l’ha inaugurata. Il merito va ad entrambi con pari dignità, ma un dato è inequivocabile, Fabio Scionti l’ha portata a termine. Grazie al supporto istituzionale di, Fausto Siclari, Pino Falleti, Mesa Gerace, Dario Romeo, Stella Morabito, Filippo Lazzaro, Francesco De Marco, Rosalba Ascone e Francesco Forestieri. Per loro c’è in premio un orsacchiotto di peluche corredato da caramelline al mentolo e alla fine della celebrazione gli abitanti della zona potranno farsi le foto con i loro beniamini, offrendo un bicchiere d’acqua del rubinetto.
In fondo, alla fine della storia, Tiberio Condello riposerà in pace si farà anch’esso il selfie con i presenti e, “Come felice in te volaron l’ore, fra gli aranceti e il mormorante rivo, la vigna, il castagneto, il pingue ulivo, e la fragranza dei giardini in fiore”. Chi ha meriti se li prende e chi no, ahimè…ma stia attento al Gorilla.