Nicola Adamo e Pietro Giamborino ed il tentativo di influenzare il T.A.R per un appalto L'inchiesta di Nicola Gratteri arriva ai piani alti della Regione Calabria
Traffico di influenze illeciteNicola Adamo, Pietro Giamborino,
Giuseppe Capizzi e Filippo Valia
Pp. 1169 e ss. della richiesta integrativa
Le fonti di gravità indiziaria sono rappresentate essenzialmente dagli esiti dell’attività tecnico
captativa e dalla parallela attività posta in essere dalla polizia giudiziaria che ha consentito di
attestare, passaggio dopo passaggio, i vari step della vicenda in discorso.
In particolare emergeva che 1131 marzo 2018 Pietro Giamborino si incontrava nella città di Messina
Giuseppe Capizzi, imprenditore siciliano. I due facevano riferimento, come emerge dai progr. 1050
e ss. del r.i.t. 235/18, alla partecipazione ad una ara pubblica bandita dal comune di Vibo Valentia,
che il Capizzi, che aveva partecipato con una società, non si era aggiudicato e, di conseguenza,
aveva impugnato il provvedimento amministrativo innanzi al T.A.R. Calabria – Catanzaro
(dall’esame del verbale n. 5 del Servizio Appalti e Contratti della Provincia di Vibo Valentia
inerente al bando di gara n. 7/2017, emerge come il Consorzio rappresentato da CAPIZZI
Giuseppe si posizionava secondo con un punteggio pari 91,71 contro i 93,30 del Consorzio
aggiudicatore).
Per questo motivo, Capizzi chiedeva a Pietro Giamborino un aiuto per risolvere in suo favore la
causa, intervenendo eventualmente sui componenti della conunissione che sarebbe stab nominata
dal T.A.R..
(progr. 1066):
CAPIZZI Giuseppe: eh … dobbiamo cercare adesso di intervenire in tempo …
GIAMBORINO Pietro: Giuseppe, io già vado per gli auguri e..
CAPIZZI Giuseppe: e suggerisci
GIAMBORINO Pietro: si, però aspetto questa coso ufficiale che devo avere la tempistica è vitale
… Filippo poi per questo … sulla posta elettronica …
CAPIZZI Giuseppe: si però ascolta se lo … se nell’ordinanza quello scrive “attingiamo alla
provincia di vattelapesca “eh già poi non lo può cambiare..
GIAMBORINO Pietro: non lo può più cambiare perche dobbiamo ..inc.. li
CAPIZZI Giuseppe: quindi, quando sarà ufficiale poi sarà tardi … per questo deve essere
importante che ci vai, perchè nelle vacanze di Pasqua non credevo che scrivevano questa cosa …
GIAMBORINO Pietro: ah quando loro scrivono, ..inc.. già..
CAPIZZI Giuseppe: certo … loro già nell’ordinanza scrivono “è stato deciso … “
GIAMBORINO Pietro: allora … adesso dobbiamo fare un appunto compito, io mi ..inc.. poi dico
una parola, un aggettivo che non va tecnicamente e cambiamo … dobbiamo scrivere tre righi senza
..inc.. in questi termini: ” stanno per nominare nell’arco della prossima settimana una
commissione che sarà individuata tra la burocrazia e tecnici regionali “
CAPIZZI Giuseppe: dall’amministrazione pubblica..
GIAMBORINO Pietro: dall’amministrazione pubblica., e quindi quali sono .. comune, ma non è
possibile perché non è in grado
CAPIZZI Giuseppe: no..
GIAMBORINO Pietro: la provincia di Vibo è incompatibile perché è stata quella da.. quindi o..
CAPIZZI Giuseppe: l’università
GIAMBORINO Pietro: Università o Regione
Quindi il Giamborino chiede a Giuseppe Capizzi di fornirgli un appunto in cui venga riepilogata
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l’intera vicenda con l’indicazione che nella settimana seguente sarà nominata una commissione per
la valutazione della documentazione: “…”ok, andate a costruirmi questo appunto forza”;
“Filippo nell’appunto scrivimi il nome dell’avvocato nostro”.
Dallo scambio di battute si comprende in maniera chiara che Pietro Giamborino avrebbe investito
del “problema” il dott. Nicola Durante e che occorreva essere molto prudenti nel muoversi:
Sessione 41 -Attività 1157- Giorno 31/03/2018 – Ore 09:57:07 – R. Ira. 235/2018 (All. 64).
GIAMBORINO Pietro: non è lui il Presidente (n.d.r. verosimilmente si riferisce a TALLARO) … e
può essere
CAPIZZI Giuseppe: no è relatore questo …
GIAMBORINO Pietro: • uò essere DURANTE •&o essere un altro •uò essere un altro non è che
.. tutti i ..inc.. hanno più o meno lo stesso rango uno una volta fa il relatore una volta fa il coso,
certo lui sono 40 anni che è la (n.d.r. breve pausa silenziosa). Però c’è venticello eh?
VALIA Filippo: eh …
GIAMBORINO Pietro: noi la macchina è li vero Filippo?
VALIA Filippo: si
CAPIZZI Giuseppe: vabbè ora magari ti mando un messaggio
GIAMBORINO Pietro: e poi Giuseppe mio me) è meglio se lo sappiamo prima
CAPIZZI Giuseppe: eh … non lo …
GIAMBORINO Pietro: ma lui non ti ha risposto con un messaggino?
CAPIZZI Giuseppe: si ora gli ho scritto “presidente” però
GIAMBORINO Pietro: uhm
CAPIZZI Giuseppe: dieci minuti, venti minuti se legge subito … se non legge
GIAMBORINO Pietro: la … la prudenza Giuseppe
CAPIZZI Giuseppe: come?
GIAMBORINO Pietro: la prudenza non è mai troppa ..inc..
n.d.r. si sente squillare un telefono cellulare
GIAMBORINO Pietro: che ti scrivano il nome senza specificare
CAPIZZI Giuseppe: no… certo
GIAMBORINO Pietro: senza Presidente e senza niente
CAPIZZI Giuseppe: stavo pensando dove lo posso prendere … non c’è un posto dove lo posso
prendere
GIAMBORINO Pietro: cosa?
CAPIZZI Giuseppe: il nome del Presidente … nel ricorso non penso che ci sia scritto
GIAMBORINO Pietro: ma non ci serve eh … anche perché con il relatore e con i nomi che abbiamo
della … se nominano uno dell’Università va bene pure eh … anche se io non è che conosca questa
azienda che so … so che dietro ci sono strafalcioni … strafalcioni e ci hanno fregato ma ci hanno
fregato chissà come
VALIA Filippo: vabbé certo
GIAMBORINO Pietro: eheh
CAPIZZI Giuseppe: niente non ce l’ho
GIAMBORINO Pietro: vabbe dai mandagli solo il nome ma non ci serve Giuseppe, lascia perdere
… Filippo mio_prendi quella ..inc..
VALIA Filippo: ..inc.. il nome ..inc..
GIAMBORINO Pietro: no no non ci serve Filippo
VALIA Filippo: ..inc.. per Nicola ..inc..
Il successivo 3 aprile 2018, Pietro Giamborino incontra Nicola Adamo, personaggio di spicco del
Partito Democratico calabrese e suo stretto amico di lunga data, a cui prospetta la necessità di
intervenire presso il T.A.R. Calabria – Catanzaro per un ricorso presentato da un giovane e brillante
imprenditore catanese per la mancata aggiudicazione ad una gara d’appalto inerente lavori da
eseguirsi nella città di Vibo Valentia
Nello spiegare la questione a Nicola Adamo, Giamborino precisa il tribunale amministrativo
avrebbe proceduto alla nomina di una commissione tecnica regionale per esprimere un parere sul
merito del ricorso, auspicando che i membri della stessa venissero individuati tra professionisti
della Regione o dell’Università. Affinché ciò accadesse, Pietro Gimaborino chiedeva l’intervento di
Adamo: “…. ..inc.., allora.., tu pensa che io la mattina di sabato santo sono andato a … a coso … sono andato
a Messina, per incontrare questo amico mio giovanotto brillante di Catania…”…”…un imprenditore di
successo …” …” …già fatto, ed ha fatto tutto lui ha partecipato ad una gara a Vibo, ..inc.. (n.d.r. abbassa
notevolmente il tono della voce)…”…”…con uno di Vibo perii con ..inc.. sua da … la a ..inc.. l’hanno
imbrogliato a lui ..inc.. ..inc.. e nonostante questo ..inc.. ..inc.. ha perso per 2 punti virgola tre … due punti e
mezzo, ha fatto ricorso al TAR, e qua poi si è frrmato e ..inc.. ..inc.. nei casini, così pensava di ..inc.. ..inc..
delusione ..inc.., ..inc.. con le ..inc.. criticità sulle quali il denunciante… lui è secondo, il denunciante ..inc..
e sarà nominata ..inc.. una commissione.. ..inc.. chiamare.., la commissione tecnica regionale”…. “…inc.. la
nomina il TAR …pure universitaria”.
Nicola Adamo replicava: “… andiamo e parliamo con Durante allora…!”,
Presidente della II Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, organo
appunto presso il quale è stato avanzato ricorso avanzato dal Consorzio Stabile Progettisti
Costruttori/Cospin S.r.l.
Il 05/04/2018 si registrava, presso lo svincolo autostradale di Altilia Grimaldi, un nuovo incontro tra
GIAMBORINO Pietro ed ADAMO Nicola.
Anche questo incontro veniva supportato da un servizio di o.c.p.
Sessione 46 -Attività 1331 – Giorno 05/04/2018 – Ore 10:52:39 – R. Int. 235/2018 (All. 69).
GIAMBORINO Pietro: è un imprenditore… suo papà era un grande imprenditore.. ..inc.., ..inc.. di
cose, ..inc.. e compagnia … allora compare… perchè è importante? Perché pure che non puoi fare
niente ora …
ADAMO Nicola: ho chiamato a lui … a Durante …
GIAMBORINO Pietro: aspetta…
ADAMO Nicola: ..inc..
GIAMBORINO Pietro: aspetta… questa è una cosa seria compare… questa è per una gara ..inc.., di
sei milioni ..inc.. per la quale noi avevamo perso per colpa di ..inc.. nonostante … nonostante ..inc..,
..inc.. ce l’hanno portato quelli che è più bravo di me… ..inc.. è colpa mia che ti devo dire? ..inc…
faceva tutto bene… fanno ricorso al Tar con un avvocato loro siciliano di Catania, ha fatto ricorso
al TAR… il TAR dice “aspettate un minuto che questi potrebbero avere ragione” sospende ..inc.., è
perchè noi c’entriamo comunque! E’ questa la cosa immediata, perchè che può, che può
succedere? Ora il TAR dice “io gliela mando ad una commissione pubblica … della pubblica
amministrazione” … o all’università.., la può mandare
ADAMO Nicola: me lo avevi detto
GIAMBORINO Pietro: o alla Regione… o alla Provincia, alla Provincia non credo, che ha una sua
pector
ADAMO Nicola: si…
GIAMBORINO Pietro: la manderanno o alla Regione … o ..inc.. se invece DURANTE la ..inc..,
..inc.. perchè senno noi dobbiamo intervenire in seconda battuta dopo ..inc.., noi non ci
rimetteremmo ..inc.. … se noi facciamo arrivare la voce al Presidente ..inc.. del TAR ..inc.., ..inc..
nomina…
ADAMO Nicola: no… non è… non è che la nominano… è il TAR che la nomina la commissione
GIAMBORINO Pietro: si… non la nomina… la … chiede alla Regione ..inc..
ADAMO Nicola: ..inc.., capito? Il TAR ..inc.. il TAR ..inc.. possono essere o dell’università o della
Regione … da nominare con apposita ordinanza al fine di ..inc… cioè addirittura il TAR fa un’altra
ordinanza per quella commissione, quindi il TAR … gli si dovrebbero dire i nomi.., da nominare.
Che gara è? Che oggetto ha come ..inc..
GIAMBORINO Pietro: lavori pubblici…..inc.., ecco perchè gli ho detto ieri cinquanta mila euro
..inc.., ..inc.. ma qua già. ..inc.. non vanno…
ADAMO Nicola: là però ..inc.. ne dobbiamo parlare ..inc.. la società.
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GIAMBORINO Pietro: e perchè senni) poi ci troviamo di fronte non so ..inc..
ADAMO Nicola: Durante è a Roma .. ehm mi ha detto a Roma ..inc.., però torna martedì sera,
martedì ..inc..
GIAMBORINO Pietro: oppure ti aspetto là io … lo tengo io per non ..inc..
ADAMO Nicola: no… no..7 ..inc.. c’è sta cosa ehm … si deve … se può nominare una commissione
amica è una cosa ..inc..
GIAMBORINO Pietro: ..inc.., ..inc.. eee?
ADAMO Nicola: siccome lo vedo mercoledì mattina … però gli devi scrivere … in base … no, non
va bene! ( n.d.r. si sente il rumore di penna) devi scrivere la tabella che è uscita ..inc.., il relatore va
bene eh… ( n.d.r. si sente il rumore di penna e lo squillo di un cellulare in chiamata) eeeh … da dove
viene e che qualifiche ha cioè senni!) …
GIAMBORINO Pietro: si
ADAMO Nicola: DURANTE non lo sa … no?
GIAMBORINO Pietro: si… si… si… va bene… va bene… va bene…
ADAMO Nicola: eh! Con tutti i dati…
GIAMBORINO Pietro: Prima di martedì ti mando ste cose…
ADAMO Nicola: eh? D’accordo?
GIAMBORINO Pietro: eee… altrimenti
ADAMO Nicola: no oppure… pure mercoledì quando vado là … ci vediamo … e me le dai no?
GIAMBORINO Pietro: mh…
ADAMO Nicola: mh……inc..
GIAMBORINO Pietro: mh…
ADAMO Nicola: eh?
GIAMBORINO Pietro: dimmi o compare ..inc..
ADAMO Nicola: allora tu dici… ” ha questo avviso lui” dici” se fa … decidono prima di martedì siamo
fottuti, l’appuntamento… quello su cui contiamo per sbloccare la cosa è mercoledì … nella giornata di
mercoledì”
GIAMBORINO Pietro: eh ma ..inc..
ADAMO Nicola: no … a mio ..inc..
GIAMBORINO Pietro: ..inc.. io a questo qua ..inc.. gli ho detto ” oi Pè ce la vediamo noi”
ADAMO Nicola: eehh… e beh …..inc..
GIAMBORINO Pietro: ..inc.., un altro poco ..inc.., ..inc.. eventualmente ..inc.. su quelli
ADAMO Nicola: no.. ma tu in tanto gli devi dire i dati, si ci deve dire tutto …
GIAMBORINO Pietro: i dati ce li prendiamo subito…
ADAMO Nicola: eh… eh… gli dici ” va beh… stiamo lavorando… dammi…”
H 7 aprile 2018, Pietro Giamborino si incontrava con Capizzi per riferirgli quanto stabilito con
Nicola Adamo. Successivamente Pietro Giamborino e il nipote si intrattengono in una
conversazione (progr. n. 1178) da cui si ricava che Giamborino gli invierà per posta elettronica la
documentazione necessaria per preparare il documento nell’interesse di Capizzi la cui stampa
sarebbe stata consegnata al Giamborino non dal Valia, ma per prudenza da sua moglie Daniela
Primavera: “Si … ok ok ok ok lei senza che mi dice niente “Pietro dove sei … zio Pietro dove sei?
“e io vado.., senza che mi parla di carte…. o FILIPPO BISOGNA STARE ATTENTI PER ME PER
L’AMORE DI DIO MA ANCHE SOPRATTUTTO PER TE FILIPPO MIO EH… : eh … eh …”.
L’8 aprile 2018, Giamborino, Valia e Capizzi si incontravano e Valia faceva sapere a Pietro
Giamborino che la sera stessa avrebbe preparato un file word con tutte le informazioni relative al
giudizio in corso, per come richieste (progr. 1930, r.i.t. 235/2018). Giamborino, riferendosi al
giudice del TAR da interessare, cosi si esprimeva: “…. è lui … il TAR è lui… il TAR è lui… della
sua… ‘della Regione voglio l’architetto Tizio l’ingegnere quello.., e il geometra quello’ … se li
sceglie facendo riferimento a Nicola ADAMO, GIAMBORINO chiarisce che quest’ultimo
mercoledì andrà a parlare con il Dottor DURANTE Nicola “…mercoledì… ecco e lui vuole andare … lì
con una carta ..inc.. dice… inc…, si dice ‘ma questo appunto di eh… eh… eh… questo che c’è’ dice
‘l’ho capito bene’.
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In data 10 aprile 2018, Pietro Giamborino incontrerà, dopo aver fissato un appuntamento, pil rof.
Mario Maiolo del Dipartimento di Difesa del Suolo, dell’Università della Calabria, località
Arcavacata di Rende. Dai dialoghi censiti, emerge che i due fanno espresso riferimento alla causa
di Capizzi e si accordano per incidere sulla commissione tecnica che il Maiolo avrebbe potuto
indirizzare anche senza farne formalmente parte.
ricorda a CAPIZZI come anche loro abbiano già preso contatto con DURANTE in due occasioni, prima
tramite ADAMO Nicola che si era recato da lui e, successivamente, tramite lui stesso che lo aveva incontrato
a Corigliano presso l’abitazione di TREBIS ONDA Francesco dove era stato ospitatos in occasione di una
ricorrenza alla quale aveva partecipato lo stesso DURANTE, anche lui in qualità di ospite di casa
TREBIS ONDA. (GLAMBORIN O: “… COSA CHE NOI CI SIAMO GIÀ ANDATI … PERCHÉ …
C’ERA ANDATO NICOLA ADAMO … POI … E CAPITATO IL CASO CHE SIAMO STATL..
EILVIM… IO SONO STATO INVITATO A CORIGLIANO che è due/tre ore da qui … Corigliano in
Calabria … dove c’è questo mio amico che prima o poi dovrai conoscere eh … se può … tornare utile
… o tu o chi per te … chi è questo? E’ Francesco TREBISONDA che è più … diciamo è direttore
generale in Italia della più grande compagnia di brokeraggio al mondo … poi sopra di lui c’è solo
l’amministratore delegato un veneziano, con sede a Londra, a Pechino, a Milano, a Roma … solo
in Italia hanno 1500 dipendenti … nel mondo ne hanno 60 mila…”).
Quindi, a proposito di questa persona che viene presentata come il gancio per DURANTE, CAPIZZI
domanda: “…noi lo conosciamo?…”. E a tal proposito GIAMBORINO delinea il profilo professionale di
TREBISOND A, aggiungendo anche che la moglie “Veronica”, ha cresimato la figlia GIAMBORINO Anna6.
GIAMBORINO tenta di rassicurare il suo interlocutore sull’impegno che stanno mettendo nell’operazione
anche se non nasconde una certa ansia circa la riuscita (“… e quindi stiamo seguendo questa cosa …
Giuseppe … ce la lottiamo anche se l’ansia c’è… “).
Cogliendo l’incertezza di GIAMBORINO, CAPIZZI confessa di avere la possibilità di trovare una strada
alternativa presso l’Università di Cosenza con uno dei quattro professori che compongono la commissione
valutatrice. Ma GIAMBORINO ci tiene a precisare come in ogni caso dovranno parlarne con MAIOLO
(CAPIZZI: “…allora io… io posso trovare una strada all’università…”; GIAMBORINO:
“…uhm…”; CAPIZZI: “… la seguo allora? …”; GIAMBORINO: “… come dici? …”; CAPIZZI:
“…posso trovare una strada all’università, allora la seguo?… questo ti voglio dire.. perché…”;
GIAMBORINO: “…non ho capito… hai?…”; CAPIZZI: “…addirittura potrei avere un professore
all’università.., quelli li e lo potrei contattare?…”; GIAMBORINO: “… di questi tre?…”; CAPIZZI:
“…quattro…”; GIAMBORINO: “… ehhh… dobbiamo dirglielo a Mariuccio…
Un aspetto certamente non secondario dell’incontro riguarda la gestione del transito delle informazioni da
CAPIZZI al duo GIAMBORINO-VALIA “in maniera riservata”, lontano cioè dall’eventuale
monitoraggio delle forze dell’ordine. GIAMBORINO precisa che a suo pare tutti i problemi derivano dai
telefoni cellulari e dall’impiego degli spyware (“…omissis…TUTTI I GUAI ARRIVANO DA QUESTI
MALEDETTI TELEFONI E DA QUESTA VIA TELEMATICA… CHE LORO CONTROLLANO”).
Infatti CAPIZZI, sottolineando implicitamente la natura illecita dei loro colloqui e ricordando tutte le
strumentazioni invasive adoperate per l’acquisizione di elementi di prova da parte delle forze dell’ordine
afferma che il rischio è di trovarsi in galera in 24 ore (“…ALLORA TELEFONI INTERCETTAZIONI
AMBIENTALE ALLORA SE TI VOGLIONO INGABBIARE…venti uattro ORE SEI IN
GABBIA…”). Ma è la risposta di GIAMBORINO a far comprendere in maniera chiara la necessità di
prendere tutte le precauzioni affermando “PERO’ CI PUOI RENDERE LA VITA PIU’ DIFFICILE…0
NO?”. A tale proposito risulta illuminante leggere con quale cura ed astuzia, i tre concordino le modalità
con le quali CAPIZZI e VALIA dovranno comunicare tra di loro, evitando contatti telefonici diretti ed
adoperando una email comune sulla quale lasciare tra le “Bozze” il messaggio da fare leggere all’altro.
CAPIZZI rassicura i suoi interlocutori sull’efficacia del metodo perché dice di adoperarlo già con altri, in
questo modo evitando qualunque tracciamento (“…DIMMI TU COME VOGLIAMO FARE?..10
QUESTO E LO STRUMENTO CHE UTILIZZO CON… finc …PERCHÉ IO NON INVIO I FILE
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NO?E’ MESSO IN BOZZA…È APERTO DA UN ALTRO TERMINALE E BASTA…”). Ma VALIA
dovrà avere anche cura di evitare di aprire la comune email dai computer di INVITALIA in cui lavora
(CAPIZZI: “… omissis… L’UNICA COSA POTREBBE ESSERE ANOMALA… SE LUI LO APRE DA
INVITAVA NO?…”, VALIA: “…NO MA IO NON SONO SCEMO …IO DA LA NON APRO
NIENTE…”). Infatti VALIA spiega cosa farà per evitare di lasciare qualunque traccia “…omissis…E’
MEGLIO CHE MI COLLEGO DA UN CENTRO MAGREBINO…”.
Qualche giorno dopo questo incontro, si registra un contatto telefonico particolarmente significativo e di
elevato valore probatorio, ovvero quello tra gli imprenditori siciliani CAPIZZI e l’imprenditore di Piscopio
D’AMICO Giuseppe. Il valore del contatto sta nel fatto che da questa conversazione si comprende
perfettamente come preliminarmente all’eventuale aggiudicazione dei lavori oggetto del ricorso presentato da
CAPIZZI e caldeggiato con tutti i mezzi possibili da GIAMBORINO ed il suo uomo nella Pubblica
Amministrazione VALIA Filippo, vi sia già un accordo tra CAPIZZI e D’AMICO, secondo il quale
l’imprenditore Vibonese all’aggiudicazione dei lavori, avrà parte attiva nella loro esecuzione. Questa
conversazione quindi fornisce il tassello finale per comprendere la gestione dei lavori pubblici a Piscopio,
secondo uno schema che si vedrà riproposto nel lavoro assegnato ad un’altra ditta siciliana, la “SICOEDILI
srl” e che verrà interessata sempre la ditta di D’AMICO Giuseppe (vicenda trattata nel sottoparagrafo
successivo).
Ma soprattutto una gestione dei lavori pubblici perfettamente descritta nelle sue propalazioni dal
collaboratore di giustizia MOSCATO Raffaele che con le acquisizioni compendiate all’interno della presente
informativa, vengono riscontrate in toto.
Da successive conversazioni intercettate emerge che sui lavori che avrebbe preso Capizzi a seguito
del favorevole pronunciamento del TAR, una parte sarebbe “spettata” alla società di Pino
D’Amico.
In data 06 novembre 2018, viene resa pubblica la sentenza del TAR Calabria , sez. L n. 01883/2018
Reg.Prov.Coll. relativa al ricorso proposto da “Consorzio Stabile Progettisti Costruttori” ed iscritto
al n. 22 del 2018. La Corte di giurisdizione amministrativa sentenzia accogliendo il ricorso della
proponente laddove viene richiesto l’annullamento dei punteggi sull’aspetto delle migliorie
assegnato alla ditta Coseam, prima classificata, nonché una nuova valutazione dell’offerta
presentata da quell’operatore economico.
Al di la dell’esito processuale, la descrizione del fatto, così_ sinteticamente illustrato, porta a ritenere
raggiunta la gravita indiziaria a carico di Nicola Adamo, Giuseppe Capizzi, Pietro Giamborino,
Filippo Valia, per il delitto di influenze illecite, di cui al primo comma dell’art. 346 bis c.p., con
l’aggravante di cui al comma quarto.
Capizzi in quanto, avendo interesse ad aggiudicarsi la gara per alcuni lavori pubblici, meglio
descritti nel capo di imputazione, da eseguirsi a Vibo Valentia, ha interessato Pietro Giamborino
in quanto politico in grado di interferire sull’esito del ricorso al T.A.R.; Filippo Valia, agevolando i
rapporti tra Giamborino e Capizzi rendendo lo scambio dei messaggi indiretto e di più_ difficile
ricostruzione, nonché predisponendo la documentazione che lo zio Giamborino chiedeva per poter
eseguire efficacemente il loro piano; Pietro Giamborino quale regista di tutta la vicenda,
interessandosi in prima persona e contattando Nicola Adamo con il quale si incontrava e che, per
interessare il dott. Nicola Durante, si faceva promettere l’importo di 50.000 euro quale
corrispettivo. Dell’accordo in questione vi è prova nel contenuto delle conversazioni citate.
Ricorre, per Pietro Giamborino la contestata aggravante mafiosa, atteso che dall’accordo
complessivo che il politico aveva raggiunto, emerge il coinvolgimento, in favore dell’impresa
di D’Amico, impresa legata al sodalizio di Piscopio, che avrebbe guadagnato il subappalto dei
lavori affidati a Capizzi. Il “favore” fatto all’impresa D’Amico sintetizza, ancora una volta, nel
caso specifico, l’approccio di favore e vantaggio per la cosca capeggiata dal cugino Pino Galati
(si richiama a tal proposito la conversazione, sopra riportata, in cui Galati commenta
l’atteggiamento dei D’Amico di voler lucrare sui lavori senza darsi molto da fare (stando con le
mani in tasca).