Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Operazione “Nebrodi”, 94 arresti per associazione mafiosa in carcere anche imprenditori, funzionari pubblici e politici Avevano le mani in pasta anche nella gestione dei fondi dalla Comunità Europea

Operazione “Nebrodi”, 94 arresti per associazione mafiosa in carcere anche imprenditori, funzionari pubblici e politici Avevano le mani in pasta anche nella gestione dei fondi dalla Comunità Europea
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del R.O.S., del Comando Provinciale di Messina e del Comando Tutela Agroalimentare, ed i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, coadiuvati dai militari dei Comandi Provinciali di Palermo, Catania, Enna e Caltanissetta, nell’ambito di una vasta operazione contro l’associazione mafiosa di Tortorici (ME), operativa nell’area dei Nebrodi, stanno dando esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., a carico di 94 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Con riferimento a tale ultima fattispecie, dalle indagini è emersa una spartizione virtuale del territorio operata dall’organizzazione mafiosa ai fini della commissione di un elevatissimo numero di truffe finalizzate ad ottenere ingenti contributi erogati dalla Comunità Europea sui fondi agricoli.
Tra i destinatari del provvedimento, oltre ai vertici ed agli affiliati del sodalizio criminale, anche imprenditori e pubblici amministratori.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:00 odierne presso l’aula magna della Corte d’Appello di Messina, con la partecipazione del Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Federico Cafiero de Rao.